I mille tesori di Ferrara: tutti da scoprire
Il meglio della città emiliana fra arte rinascimentale, gastronomia raffinata, biciclettate.
Ferrara da scoprire, tra buona tavola e Rinascimento
Ferrara è tra le capitali del Rinascimento. Le sue ampie piazze, bellissimi palazzi e vie dell'epoca degli Este lasciano rivivere le atmosfere di dame e cavalieri nel '400 e '500. Le architetture rinascimentali incrociano le vie medievali, calcate da artisti e letterati che hanno omaggiato la città, rendendola preziosa agli occhi del mondo. Oggi queste vie si possono attraversare in bicicletta, il mezzo preferito dai ferraresi.
Castello Estense - Il viaggio comincia dal maestoso Castello Estense, vero e proprio simbolo della città, che si erge con il suo tipico colore rossastro, il fossato all’interno del quale è addirittura possibile un’escursione in barca e le imponenti torri, tra cui spicca la splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare Ferrara. Era la residenza degli Este e fu Ercole I, che trasformò l’architettura cittadina con l’aiuto dell’architetto Biagio Rossetti, ad arricchirlo di affreschi e di valore. Per scoprirlo e vivere la sua storia, che si intreccia con quella di noti signori del Rinascimento, come la bella Lucrezia Borgia, si può partecipare a visite guidate. Di fronte al Castello Estense si può ammirare Corso Ercole I d'Este, la strada che congiunge alla porta nord delle mura della città, attraversando l'Addizione Rinascimentale voluta da Ercole I.
Palazzo dei Diamanti - Costruito con oltre 8.500 blocchi di marmo è uno degli edifici rinascimentali più celebri del pianeta ed è il centro ideale della cosiddetta Addizione Euriclea. I suoi rivestimenti a forma di diamante lo rendono unico.
Centro storico, Patrimonio Mondiale Unesco - Il centro storico di Ferrara è un connubio armonico tra la città medievale e la città del Rinascimento. Si resta affascinati dai vicoli e le strade antiche, come la via delle Volte, l’asse lineare su cui si è sviluppato il nucleo urbano e dagli sfarzosi palazzi rinascimentali che con le piazze e monumenti hanno proclamato Ferrara Patrimonio Mondiale UNESCO.
Sulle tracce degli Estensi - Immergersi nella città è come vivere un viaggio nella storia del ducato degli Este. I duchi, prima di approdare nel Castello Estense, risiedevano nel Palazzo Municipale, dove oggi c’è il Comune con la sua bianca scalinata, che scende su un caratteristico cortile che si apre alla piazza dominata dalla Cattedrale dallo stile gotico-romanico, dedicata ai santi Giorgio e Maurelio, patroni della città. Molti dei suoi preziosi oggetti sono conservati nel Museo della Cattedrale, che si può visitare in via San Romano, dopo aver ammirato una delle più grandi piazze europee: piazza Trento e Trieste. Altra importantissima testimonianza degli Estensi, Palazzo Schifanoia nel Salone dei Mesi ospita uno dei cicli pittorici più importanti del Rinascimento, su progetto di Cosmè Tura (1430-1495), uno dei maggiori artisti figurativi di Ferrara, le cui opere si trovano, con quelle di altri grandi maestri della scuola ferrarese e opere d’arte del periodo dal XIII al XVIII secolo nella Pinacoteca Nazionale in corso Ercole I d’Este.
In bici sulle Mura - Le Mura di Ferrara sono lunghe 9 km e possono essere percorse solo a piedi o su 2 ruote. Si può partire dal Castello Estense, pedalando lungo Corso Ercole I fino alla Porta degli Angeli. Da qui si passa tra baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi immersi fra alberi e prati. Chi è alla ricerca di uno spazio verde per ritemprarsi può proseguire verso via delle Erbe, un pezzo di campagna nel cuore della città. O seguire i numerosi itinerari di cicloturismo che si snodano fino a Comacchio e nella Provincia.
Ferrara Ebraica - L’anima della Ferrara Ebraica nasce da via Mazzini, la strada che parte da piazza Trento e Trieste, per poi immergersi nelle stradine sinuose dove le abitazioni sono tutte del tipico cotto rosso ferrarese. Si giunge all’edificio del Museo ebraico e delle Sinagoghe, ricco di oggetti tradizionali e di culto, arredi settecenteschi, libri, documenti, opere. Le testimonianze della città si incrociano con gli itinerari letterari dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani, alla ricerca reale ed immaginaria del Giardino dei Finzi Contini. Percorrendo le Mura, si arriva al Cimitero Ebraico di via delle Vigne, dove è seppellito l’autore. In via Cisterna, c’è invece la Casa di Bassani. In via Piangipane si trova infine il MEIS – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
Case museo - Nel centro storico si trova Casa Romei, esempio di residenza signorile fra Medioevo e Rinascimento, con un cortile d'onore particolarmente suggestivo. Percorrendo corso Giovecca si può entrare anche nella Palazzina Marfisa d’Este, decorata di antichi arredi e abbellita dai giardini di corte della Ferrara principesca, che sono collegati a Palazzo Bonacossi (Museo Riminaldi, via Cisterna del Follo) sede della Biblioteca d’arte, che ospita interessanti opere antiche.
Museo Archeologico di Ferrara - Ospita nelle sale rinascimentali di Palazzo di Ludovico il Moro i magnifici corredi greci ed etruschi provenienti dalle oltre 4.000 tombe delle necropoli dell’antica città di Spina, poco distante da Ferrara, nella laguna alle foci del Po. Gioielli in oro, argento, ambra e pasta vitrea, ceramiche a figure nere e a figure rosse, vasi e le suppellettili in bronzo evocano la ricchezza della città di Spina e testimoniano l'importanza che ebbe nel VI secolo a.C. come testa di ponte dei commerci etruschi nel Mediterraneo, anello di congiunzione tra Oriente e Occidente.
I Cappellacci di Zucca e i prodotti tipici – Non si può lasciare Ferrara senza aver apprezzato la sua rinomata cucina. I Cappellacci di Zucca, come altri piatti tipici ferraresi, erano già presenti nei ricettari rinascimentali degli Estensi, oggi perla enogastronomica dei ristoranti della città, che profumano delle materie prime che crescono intorno al fiume Po. La Salama da Sugo, un insaccato arricchito di spezie e vino stagionato, è un altro piatto imperdibile della cucina ferrarese. Nei panifici invece si fanno ammirare le forme allungate della “Coppia”, il pane ferrarese, mentre il dolce preferito è il Pampepato, insaporito da canditi, mandorle, e ricoperto di cioccolato fondente. I Vini delle Sabbie non possono mancare in tavola.
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