Un altro scandalo ha scosso la Chiesa cattolica canadese, dove un vescovo della Nuova Scozia è stato costretto a dimettersi in seguito alla scoperta di foto pornografiche infantili nel suo pc portatile e all'emissione di un mandato di arresto a suo carico. E' stato un controllo di routine effettuato a caso all'aeroporto internazionale di Ottawa a rivelare la presenza delle immagini compromettenti nel laptop di monsignor Raymond Lahey.
Il vescovo, 69 anni, guida la diocesi di Antigonish e, al momento del controllo allo scalo della capitale canadese, stava rientrando rientrava da un viaggio all'estero. Monsignor Lahey è stato arrestato all'aeroporto il 15 settembre scorso e poi rilasciato, ma il suo computer e "altri apparecchi di comunicazione" sono stati sequestrati, come ha precisato la polizia di Ottawa in un comunicato.
Sul caso è stata aperta un'inchiesta che, il 25 settembre, ha avuto l'esito di incriminare monsignor Lahey per "possesso e importazione di pornografia infantile". Il mandato d'arresto spiccato contro di lui non è ancora stato eseguito.
Nel frattempo, monsignor Lahey è rientrato nella sua diocesi, che dirigeva dal 2003, e ha presentato sabato le sue dimissioni al Papa, il quale le ha accettate. Per uno strano concorso di circostanze, il vescovo di Antigonish aveva acquisito notorietà nell'agosto scorso, sempre in tema di scandali sessuali, ma in un ruolo del tutto diverso: era apparso in televisione per annunciare che la sua diocesi accettava di versare 13 milioni di dollari canadesi (8,3 milioni di euro) a una quindicina di vittime di abusi sessuali commessi da un prete. Aveva anche presentato le scuse della diocesi alle vittime e alle loro famiglie, dicendo di "sperare di non dover mai più trovarsi davanti a simili riprovevoli comportamenti".