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Covid, Costa: "Non escludiamo la proroga dell'obbligo vaccinale per gli over 50, valuteremo"

Il sottosegretario alla Salute parla delle prossime mosse del governo: dalla possibile fine dello stato di emergenza all'alleggerimento delle restrizioni. Ciò che è certo è che "si procederà in maniera graduale"

Ansa

"Non si può escludere una proroga" dell'obbligo vaccinale per gli over 50, "c'è ancora una platea di italiani che non si è vaccinata, noi contiamo che si restringa ancora". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. L'obbligo, ha spiegato, "è fino al 15 giugno, quindi con questo dobbiamo fare i conti e dobbiamo procedere nel rispetto di questa regola. Valutiamo quali saranno i dati delle prossime settimane e poi alla scadenza il governo farà le dovute valutazioni".

Restrizioni, ci sarà un graduale allentamento Sulle restrizioni e il Super Green pass Costa ha sottolineato che, a seguito dei dati sulle ospedalizzazioni che sono positivi, l'esecutivo ipotizza di eliminare l'obbligo del certificato verde rafforzato nei luoghi all'aperto e di porre "fine allo stato di emergenza", che scade il 31 marzo. Ciò porterà "a una fase nuova, con un allentamento delle misure restrittive. Con la gradualità con le quali le abbiamo introdotte, ci avvieremo verso una loro eliminazione". 

Stadi, capienza al 100% forse prima del 31 marzo "La capienza degli stadi al 100% è un obiettivo dell'esecutivo assolutamente raggiungibile per il 31 marzo, ma mi assumo la responsabilità di dire che dobbiamo fare uno sforzo in più, il 24 marzo abbiamo la partita della Nazionale a Palermo e credo che possiamo provare a ragionare sull'ipotesi per quella partita si possa arrivare al 100% della capienza", ha affermato il sottosegretario Costa che sempre in ambito sportivo si è pronunciato sul caso Djokovic: "Non sono d'accordo con la sottosegretaria Vezzali che ha detto al campione di tennis che potrà partecipare agli Internazionali di Roma".

Mascherine al chiuso, valutaremo se toglierle nei luoghi meno affollati In merito alle mascherine al chiuso, il sottosegretario ha osservato: "E' un tema sul quale stiamo riflettendo, abbiamo dato un primo segnale con l'eliminazione delle mascherine all'aperto e certamente nelle prossime settimane valuteremo la questione anche qui facendo delle valutazioni tra quelli che sono i luoghi più affollati rispetto a quelli dove c'è minore concentrazione di persone". "Dobbiamo perà affrontare tutto con gradualità, ma dovremo comunque terminare la campagna di vaccinazione per coloro che non hanno ricevuto la terza dose, questo è l'obiettivo che dobbiamo raggiungere per non vanificare tutti i sacrifici", ha concluso.

Green pass, 200 in corteo a Genova contro l'obbligo: ridateci il lavoro

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Nel giorno in cui diventa obbligatoria la certificazione verde rafforzata per tutti i lavoratori over 50 circa 200 manifestanti no Green pass stanno hanno sfilato per le vie di Genova per lo sciopero e il corteo proclamato dal sindacato Cub a cui ha aderito il comitato no Green pass Libera Piazza Genova. "Non è una lotta sindacale come ce ne sono tante altre - ha detto dal palco di piazza Matteotti un'infermiera sospesa perché non vaccinata - ma una lotta di resistenza che vede noi lavoratori in prima linea perché qui non si tratta più di chiedere rivendicazioni economiche e rinnovi di contratti ma di pretendere che ci restituiscano il lavoro che ci hanno tolto e che ci continua togliere senza motivo se non quello della pura discriminazione di chi non accetta un ricatto che passa attraverso il proprio corpo trasformando l'uomo in una cavia da laboratorio".

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