"Io sono un autotrasportatore di 53 anni, adesso non posso più entrare nella mia azienda e guadagnarmi lo stipendio". Comincia così il racconto a "Dritto e Rovescio" di Michele Mancini che ha scelto di non ottemperare all'obbligo del Super Green pass per tutti i lavoratori over 50; chi sceglie di non vaccinarsi, viene sospeso dal proprio posto e non riceve lo stipendio. "I miei nonni - aggiunge l'uomo - mi hanno sempre insegnato l'articolo 1 della Costituzione italiana: l'Italia è fondata sul lavoro".
"La contraddizione - spiega l'autotrasportatore - è che io non posso entrare nel posto di lavoro ma i bar non chiedono il Green pass e fanno il caffè lo stesso". L'uomo poi mostra alla giornalista di "Dritto e Rovescio" che può consumare il caffè al tavolo e che può accedere in un negozio di abbigliamento e provare un indumento. Alla giornalista che chiede il motivo per cui ha deciso di non vaccinarsi lui risponde: "Non mi vaccino perché deve essere una libertà di scelta".
In seguito l'uomo sale su un mezzo pubblico e neanche lì viene richiesta la certificazione verde. "Per questo motivo continuo a lottare contro il Green pass perché è un'ingiustizia", conclude.