Spunti per il domani

Come sarà l'istruzione del futuro? 78 designer propongono le loro idee

In tempi di grandi incertezze e grandi mutamenti, anche il settore dell'educazione sta cambiando. In che modo? Una mostra al Politecnico di Milano indaga le possibili evoluzioni e propone spunti di riflessione

La Dad, la Ddi, i banchi a rotelle, il metaverso, l'e-learning... solo negli ultimi due anni,  sotto la spinta della pandemia di coronavirus, nel mondo della scuola cambiamenti e innovazioni sono arrivati alla velocità della luce. E una volta avviati, non sembrano destinati a fermarsi: la spinta innovativa, in periodo di incertezza sul futuro e di grandi tensioni sociali, sembra destinata a proseguire, cambiando radicalmente, nei prossimi anni, il settore dell'istruzione. Come sarà, quindi, il mondo della scuola tra 15 anni? Quali scenari si presenteranno nel 2037 a studenti e docenti? Una risposta arriva da "Uncertain Times 2037 - B2 Under Construction", allestimento con le idee che 78 designer hanno elaborato per descrivere il domani dell'istruzione superiore.

La mostra, che è il risultato finale del percorso didattico di Innovation Studio - laboratorio di progettazione del Master in Product Service System Design della Scuola del Design del Politecnico di Milano, illustra prodotti e servizi che potranno essere cruciali nell'accompagnare e supportare il cambiamento in atto nel mondo della scuola, sconvolgendo l'istruzione superiore così come la conosciamo oggi. Anzitutto perché, secondo i designer che hanno studiato e progettato le soluzioni di sistema prodotto-servizio che popoleranno l'ambiente scolastico futuro, gli spazi saranno più vari e meno centralizzati.

Così, se finora gli studenti hanno frequentato in ambienti che rappresentano solo leggere variazioni degli anfiteatri delle prime università medievali, attraverso dispositivi digitali che sono semplicemente sovrapposti e sovrapponibili a scrivanie e lavagne, i nuovi ambienti per l'apprendimento potrebbero aver bisogno di soluzioni più radicali. Come quelle che, nel percorso della mostra, vengono presentate attraverso cinque scenari.

Si parte dal concetto di educazione come bisogno primario, esattamente come il cibo e la salute, per passare all'apprendimento attraverso la natura mediante una nuova relazione con l'ambiente spinta dalla pressante emergenza climatica. Terzo scenario futuribile è quello relativo a spazi di apprendimento flessibili e non convenzionali, che esplora le possibilità offerte dal design per trasformare qualsiasi ambiente in un'opportunità di crescita. Quindi si esplora, nel quarto scenario, l'importanza dei paesaggi sonori per l'apprendimento, che si esprime attraverso la riprogettazione di spazi e dispositivi. E, infine, non poteva mancare l'esplorazione delle possibilità offerte dal metaverso, dove i confini fisici perdono di significato e l'accesso alla conoscenza diventa distribuito e decentralizzato. Ma dove sono in agguato altri limiti, meno fisici ma non per questo meno importanti.

L'allestimento, in Via Candiani 72 presso l’edificio B2 del Politecnico di Milano, è visitabile fino al 7 marzo 2022 (e, virtualmente, sul sito dell'evento https://www.uncertaintimes.polimi.it/2037/)