DOPO IL PROCESSO EVITATO

Il principe Andrea (di nuovo) nella bufera, i tabloid: pagheranno i sudditi il risarcimento milionario per Virginia Giuffre?

Non è chiaro a chi toccherà sborsare i soldi, tra i 7,5 e i 12 milioni di sterline: sarà il terzogenito della regina, che ancora riceve un appannaggio da 21 milioni, o la madre con i soldi pubblici?

Il principe Andrea d'Inghilterra è riuscito a evitare la vergogna del processo per i presunti abusi sessuali denunciati da Veronica Giuffre nell'ambito della vicenda Epstein, raggiungendo un accordo economico, ma non è chiaro a chi toccherà pagare il conto: si stima un indennizzo tra i 7,5 (secondo il Daily Mail) e i 12 milioni di sterline (secondo il Telegraph). Il dubbio è: sarà il terzogenito della regina Elisabetta a sborsare i milioni o quei soldi saranno cofinanziati dalla madre, quindi con denaro pubblico?

L'appannaggio e l'indennizzo "Epstein" - I giornali di oltre Manica non hanno una risposta chiaro sul quesito. In realtà Andrea, che ora rischia anche di perdere il titolo di duca di York, continua a percepire un appannaggio annuo di 21 milioni di sterline tramite il fondo del Ducato di Lancaster, controllato da Buckingham Palace.

Ma l'ipotesi che al pagamento di quell'indennizzo saranno destinati anche soldi pubblici non è del tutto esclusa, secondo fonti citate dal Telegraph. Anche se, solo pochi giorni fa, la corte aveva lasciato intendere di non considerare neanche un'eventualità del genere, vista la netta contrarietà espressa dal primogenito Carlo e da William. 

Una deputata laburista: "Rinunci al titolo di duca di York" - Mentre sono in corso i festeggiamenti del Giubileo di Platino dei 70 anni del regno di Elisabetta, la polemica sulla vicenda di Andrea si attenua ma non si spegne. E una deputata dell'opposizione laburista, Rachael Maskell, chiede apertamente che il titolo di duca di York venga tolto al terzogenito della regina. Anzi, auspica che sia lui stesso a "rinunciarvi" spontaneamente, se le dichiarazioni di "rammarico" per le frequentazioni con Epstein "sono sincere".