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Superbonus 110 e frodi, come difendere i condomìni

I consigli dell'esperto per poter usufruire dell'incentivo fiscale senza però rischiare un conto salatissimo

Italy Photo Press

Il Superbonus 110 ha aiutato l’edilizia a uscire fuori dalla profonda crisi scatenata dalla pandemia. Ma ha anche, purtroppo, spalancato le porte a un esercito di truffatori. Il governo è quindi corso ai ripari per cercare di frenare questa emorragia di denaro. Ma cosa possono fare i cittadini onesti per tutelarsi e allo stesso tempo approfittare dei vantaggi economici che questa misura porta con sé? Lo abbiamo chiesto a Fabrizio Capaccioli, amministratore delegato di Asacert (una delle principali e rinomate società di certificazioni aziendali) e vicepresidente di Green Building Council Italia. Ecco i consigli per difendere i condomìni dalle truffe.

Ufficio stampa

SCEGLIERE UN GENERAL CONTRACTOR E STIPULARE UNA POLIZZA ASSICURATIVA
"Il condominio, una volta deciso di aderire al Superbonus 110% per un cappotto termico (esempio base ma ci sono anche altri lavori beneficiari degli incentivi statali), sceglie un general contractor che può corrispondere con l’impresa stessa che svolgerà i lavori", dice Fabrizio Capaccioli.
"Si stipula un contratto tra condominio e impresa appaltante. A questo punto, nel contratto, il condominio può inserire l’obbligo a carico dell’impresa appaltante di stipulare una polizza assicurativa decennale sui lavori da eseguire. Attenzione: si tratta di un’opportunità non obbligatoria per legge perché per ottenere il Superbonus 110% basta fare richiesta all’Agenzia delle Entrate e ottenere in pochi passaggi l’asseverazione del progetto e l’incentivo. Ma la polizza assicurativa, seppur non obbligatoria, rappresenta ad oggi l’unico strumento valido per la difesa dei diritti del condominio". Osservare questa importante condizione permetterà al condominio di tutelarsi davanti a lavori non eseguiti a dovere e alla presenza ormai conclamata di frodi nella cessione multipla dei crediti d'imposta tra imprese, a volte imprese fantasma.

IL CONTROLLO LAVORI FATTO DALLA COMPAGNIA ASSICURATRICE
Una volta stipulata la polizza è la compagnia assicurativa a far partire l’iter di controllo sui lavori che viene eseguito con un report di monitoraggio nelle varie fasi da parte di un ente di certificazione accreditato a livello nazionale da Accredia (organismo riconosciuto dallo Stato).
Le attività di controllo in cantiere devono essere ripetute e comprendono:
- verifiche documentali del progetto
- verifiche in cantiere
- verifiche sul regolamento RT07 che norma le attività di controllo
Una volta eseguiti i controlli e certificati i lavori avviene il rilascio della polizza.

AVVIARE I CONTROLLI PRIMA DELLA MESSA IN OPERA
Esistono delle criticità già evidenziate in questi mesi di Superbonus 110%. Gli enti controllori vengono chiamati troppo spesso a lavori iniziati o peggio a lavori completati. Nei cantieri la documentazione è spesso inadeguata.
Tuttavia se i controlli avvengono per tempo, rigorosamente all’inizio della messa in opera e ripetuti periodicamente nel tempo, consentono di avere garanzie sui livelli strutturali dell’abitato, l’affidabilità dei componenti di costruzione, la misurazione dei costi reali (evitando ulteriori frodi), il mantenimento del valore dell’immobile e la risoluzione di un eventuale contenzioso.

QUANTO PUÒ COSTARE L’ASSICURAZIONE
Il costo della polizza di solito è legata al valore dei lavori e alla presenza o meno della tutela legale. E copre la restituzione degli importi "indebitamente" percepiti. In media siamo sull’1% sul valore dei lavori totali. Fare anche attenzione alla durata della polizza stessa che deve coprire almeno 10 anni.

CESSIONE DEL CREDITO, FRODI E SANZIONI PENALI
Per scongiurare le frodi che avvengono durante i passaggi multipli nella cessione del credito, il governo sta studiando di introdurre una certificazione di qualità del credito fiscale a valle dei controlli dell’Agenzia delle Entrate (che dovrà fornire il parere entro cinque giorni). Il credito sarà poi possibile cederlo fino a un massimo di tre volte ma non sarà contata la prima cessione, quella tra il condominio e l'impresa appaltatrice (o general contractor). Il passaggio del credito dovrà comunque avvenire attraverso canali bancari. Inasprite le sanzioni per i tecnici che produrranno asseverazioni false o con omissioni rilevanti oppure che attenti la falsa congruità delle spese: rischia una pena da due a cinque anni oltre a una multa variabile tra 50 e 100mila euro.

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