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E' morto Patrick Swayze

Protagonista di "Ghost" aveva 57 anni

L'attore Patrick Swayze, indimenticabile protagonista di film come "Ghost" e "Dirty Dancing", è morto all'età di 57 anni dopo una lunga lotta contro il cancro al pancreas. Swayze era stato informato della malattia nel gennaio 2008, e dopo un ciclo di chemioterapia la sua salute era migliorata, tanto che aveva ricominciato a lavorare nella serie televisiva "The Beast". Ma all'inizio del 2009 le sue condizioni si erano di nuovo aggravate.

La notizia della terribile malattia che ha colpito l'attore texano era stata diffusa poco più di un anno fa, all'inizio del 2008. E' stato un tumore al pancreas, che si è esteso anche al fegato, dunque a uccidere l'attore che, da quando ha saputo di avere questo male incurabile, non ha mai smesso di lottare, tra terapie, ricoveri in ospedale, tentativi di riabilitazione. In particolare, si è sottposto a lunghe cure e trattamenti al Centro medico dell'Università di Stanford, e al Centro tumori di Palo Alto in California. Ma non ha mai abbandonato il set e le sue passioni: si sa che alleva cavlli arabi, e il più bello è uno stallone arabo bruno di nome Tammen.

Lui stesso, pochi mesi prima di morire, in una delle ultime interviste aveva rilasciato una dichiarazione che testimoniava tutta la grande voglia di continuare a vivere e andare avanti nonostante tutto. "Se potessi sopravvivere altri cinque anni sarei un uomo contento. Più realisticamente, penso di non avere più di due anni di vita davanti a me. Ma c'è ancora molto altro che voglio fare. E nel frattempo continuerò a combattere fino a quando la medicina non troverà una cura alla mia malattia".

Swayze, sposato con l'attrice Lisa Niemi, non si è arreso fino alla fine, come ha sottolineato più volte una sua grande amica che gli è sempre stata vicina, soprattutto nei momenti difficili, l'attrice Whoopy Goldberg, accanto a lui in Ghost, una delle sue più celebri pellicole.

Era figlio d'arte, Patrick. Papà e mamma lavoravano nel mondo della danza e così lui fin da piccolo era stato avviato a fare il ballerino. Jessie Wayne Swayze era coreografo, Patsy Yvonne Helen Karnes proprietaria di una scuola di ballo. Nato a Houston, in Texas, nel 1952, aveva frequentato a New York la Harkness and Joffrey Ballet Schools e la sua prima apparizione professionale era stata proprio in un balletto, Disney on Parade. Poi aveva lavorato in una produzione di Broadway, Grease. Il suo debutto nel mondo del cinema arriva relativamente tardi, a 27 anni, nel 1979, quando interpreta Ace in Skatetown. Poi Swayze interpreta i successivi ruoli in alcuni film tv, e finalmente, nel 1983, sbarca nel grande cinema con Francis Ford Coppola, in I ragazzi della 56esima strada. E' questo il film che avrebbe lanciato i big degli anni Ottanta e Novanta, da Tom Cruise a Matt Dillon, da Rob Lowe a Diane Lane. E anche lui è nell'elenco.

Pochi anni dopo infatti, ecco la sua interpretazione più nota, quella di Johnny Castle in Dirty dancing del 1987, dove esprime, oltre alle sue doti di attore, quelle di star della danza. Nella pellicola, diventata un cult, è un maestro di danza in un villaggio turistico in America, che si innamora, ricambiato, lui che viene dai bassifondi, della giovane Babe, ragazza di buona famiglia in vacanza con papà e mamma. Tutta la storia di questo amore contrastato e fuori dagli schemi ruota intorno al ballo: lui è l'istruttore di danza del villaggio e proprio questa sua passione contagia anche Babe. Una qualità che gli è valsa, solo pochi giorni fa, il premio come uno dei migliori ballerini della storia del cinema con il Rolex Award.

Nel '90 gira il melodrammatico Ghost con Demi Moore, poi è l'atletico surfista di Point Break nel 1991, e il protagonista della trasposizione cinematografica del best seller di Dominique Lapierre La città della gioia. Ma, se i suoi film più noti risalgono agli anni Ottanta e Novanta, Swayze anche di recente è apparso in film significativi. Come The Dragon del 2001, o come Donnie Darko, accanto a Drew Barrymore, dello stesso anno, in cui Swayze è un "predicatore" di una religione del successo in una scuola di provincia americana, tra adolescenti disadattati e manie di protagonismo.

D'altra parte la star, che durante la sua vita ha aderito alla religione Bahai, al Buddismo e a Scientology, ha anche ricevuto varie nomination ai Golden Globe: si riferiscono a Dirty dancing, a Ghost e a A Wong Foo. Ma proprio negli ultimi mesi della sua vita aveva girato The Beast, una serie tv in onda negli Stati Uniti, e si diceva che stesse pensando alla seconda parte. Nonostante il suo fisico fosse ormai gravemente debilitato dagli interminabili cicli di chemioterapia a cui si doveva sottoporre (dimagrito e sofferente, negli ultimi tempi pesava meno di 50 chili), non aveva mai abbandonato il set e la recitazione. E la voglia di andare avanti.