diplomazia in azione

Crisi Ucraina, Biden: "Pronti a negoziare accordi scritti con la Russia"

"Gli Usa non hanno ancora verificato in questa fase un ritiro delle truppe russe", ha spiegato il presidente americano ricordando che "un attacco resta possibile". Di Maio giovedì a Mosca

"Siamo desiderosi di negoziare accordi scritti con la Russia, di proporre nuove misure sul controllo degli armamenti e sulla trasparenza". Lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca dopo gli ultimi sviluppi sulla crisi ucraina, affermando che alla diplomazia deve essere data "ogni possibilità di avere successo". "Non vogliamo destabilizzare la Russia - ha assicurato - ma gli Usa non hanno ancora verificato in questa fase un ritiro delle truppe russe".

L'intervento di Biden era particolarmente atteso dopo una giornata in cui si sono rincorse le voci di un imminente attacco russo all'Ucraina, attacco preannunciato negli ultimi giorni dagli 007 americani. Il governo di Mosca ha però reso noto l'inizio del ritiro delle truppe dal confine dopo la conclusione delle esercitazioni militari.

In precedenza Putin, in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Scholz, aveva avvertito: "Non accetteremo mai l'allargamento della Nato fino ai nostri confini".

"Attacco resta sempre possibile" "Gli Usa sono preparati, a prescindere da quello che accade, un attacco all'Ucraina resta sempre possibile", ha ribadito però Biden parlando della crisi ucraina e  non fidandosi degli annunci di Mosca.

"Se Russia attacca costo strategico immenso" Biden ha quindi avvertito Mosca: se invaderà l'Ucraina nei prossimi giorni o settimane ci sarà "una schiacciante condanna internazionale". "La responsabilità conta. Se la Russia invaderà nei giorni e nelle settimane a venire, il costo umano per l'Ucraina sarà immenso", ha spiegato. "E anche il costo strategico per la Russia sarà immenso. Il mondo non dimenticherà che la Russia ha scelto la morte e la distruzione. L'invasione dell'Ucraina si rivelerà una ferita autoinflitta. Gli Stati Uniti, i nostri alleati e partner risponderanno in modo decisivo. L'Occidente è unito", ha ribadito Biden.

"Se la Russia attacca l'Ucraina le sanzioni sono pronte" "Se la Russia attacca l'Ucraina, sarà una guerra frutto di scelta ma le sanzioni sono pronte", ha assicurato Biden ribadendo che, in caso di attacco, il gasdotto Nord Stream 2 non partirà. 
 

"Dare alla diplomazia tutte le possibilità di avere successo" "Il governo russo ha proposto pubblicamente di continuare la diplomazia. Sono d'accordo - ha ricordato Biden - . Dovremmo dare alla diplomazia tutte le possibilità di avere successo". "Gli Stati Uniti hanno messo sul tavolo idee concrete per creare un ambiente di sicurezza in Europa. Stiamo proponendo nuove misure di controllo degli armamenti, nuove misure di trasparenza, nuove misure di stabilità strategica". Gli Stati Uniti "non sacrificheranno i principi di base, però nel perseguire passi che possono far avanzare la nostra sicurezza comune", ha aggiunto.

"Difenderemo ogni centimetro del territorio Nato" "Oltre ad aprire uno spiraglio al dialogo, Biden ha però rivendicato il ruolo della Nato. "Difenderemo ogni centimetro del territorio Nato con la piena forza della potenza americana. Non sacrificheremo i principi fondamentali - ha detto - per placare la Russia", aggiungendo che l'Occidente è unito sulla crisi ucraina Il presidente ha inoltre assicurato che gli Usa sono "preparati a rispondere a cyber attacchi della Russia". 

Di Maio giovedì a Mosca Per superare la crisi le cancellerie puntano ancora sull'applicazione degli accordi di Minsk, che prevedono anche una maggiore autonomia del sud-est ucraino. Da Mosca, tuttavia, sono arrivati segnali che rischiano di far saltare il tavolo. La Duma, la camera bassa del parlamento, ha approvato una richiesta a Putin perché riconosca le autoproclamante  Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk tra le proteste dell'Ue e della Nato. 

Durante la giornata i capi delle diplomazie russa e americana Lavrov e Blinken hanno avuto un nuovo colloquio telefonico. L'Italia ha fatto la sua parte con un colloquio tra il premier Mario Draghi e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con la missione a Kiev del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che giovedì è atteso a Mosca.