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Balneari, dal Cdm via libera all'unanimità alla riforma delle concessioni

Il nuovo regime partirà da gennaio 2024. Uno dei requisiti sarà quello di garantire a tutti l'accesso al mare

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Il Cdm ha dato il via libera all'unanimità agli emendamenti al ddl Concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari. Nel nuovo regime, che partirà da gennaio 2024, uno dei requisiti sarà quello di garantire a tutti l'accesso al mare. Tra le regole per le gare andrà quindi prevista "la costante presenza di varchi per il libero e gratuito accesso e transito". Le concessioni già in regola saranno valide anche oltre la proroga al 2023.

Via libera anche a un disegno di legge che prevede una delega al governo per l'adozione, entro sei mesi, di uno o più decreti legislativi per semplificare la disciplina sulle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative. Gli obiettivi della delega, si spiega da Palazzo Chigi, sono quelli di assicurare un utilizzo più sostenibile del demanio marittimo; favorirne la pubblica fruizione; promuovere un maggiore concorrenza sulle concessioni balneari.

La nuova politica sulle concessioni balneari

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Assobalneari: "Ci danno in pasto all'Europa - "Con questo atteggiamento non è l'Europa che ci dice di fare qualcosa, ma e' il governo italiano che ci sta mandando in pasto all'Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri". E' il commento di Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria. "Il governo ha fatto delle proposte emendative senza averle condivise e ragionate con noi associazioni di categoria - ha aggiunto -, un modo di fare del tutto singolare tenuto nella segretezza e questo è già significativo di come vengano trattate le questioni in questo esecutivo. Siamo stati chiamati a partecipare a tre riunioni che sono state dei monologhi in cui abbiamo spiegato perché non si deve applicare la normativa in Italia ma risposte non ce ne sono state date.

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