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Giochi Olimpici Beijing 2022, davvero sostenibili?  

Olimpiadi invernali: green ma non troppo

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Gli organizzatori delle Olimpiadi invernali di Pechino raccontano dei giochi invernali come i più sostenibili della storia, ma lo scenario è solo in parte aderente alla realtà. La manifestazione presentata come verde, inclusiva, aperta e pulita trova nel riutilizzo degli impianti dei giochi estivi del 2008 il suo volto positivo. Le discipline al coperto infatti sfruttano gli edifici delle Olimpiadi di 14 anni fa con un risparmio importante e una riduzione al minimo dell’impatto ambientale in città. Lo stesso vale per il Villaggio Olimpico destinato a trasformarsi in unità abitative residenziali alla fine dei giochi. Auto e pullman a motore elettrico vengono inoltre utilizzati per tutti gli spostamenti.

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Ma il discorso cambia quando si tratta delle competizioni all’aperto sulle montagne che ospitano le gare di sci. In quest’area non nevica mai, quindi per creare le piste è necessario il funzionamento giorno e notte di cannoni sparaneve. Si stima che verranno utilizzati 200 milioni di litri d’acqua per un investimento complessivo superiore agli 80 milioni di euro. Diventa quindi un dettaglio di fronte a queste cifre il fatto che i cannoni siano alimentati da energia rinnovabile. Pechino è una città che storicamente soffre per la scarsità di acqua potabile, tant’è che gli abitanti ne hanno a disposizione una quota contingentata, senza contare i 20.000 alberi abbattuti per la costruzione ex novo degli impianti e delle vie d’accesso. Insomma, verdi ma non troppo i giochi invernali di Pechino.

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