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Usa: hacker condannato a oltre tre anni di carcere per aver venduto videogiochi pirata

Gary Bowser, 52 anni, si è dichiarato colpevole di aver venduto giochi non originali per Nintendo Switch per un valore superiore ai 65 milioni di dollari

IGN

Con l'avanzare della tecnologia e della sua dematerializzazione, la pirateria informatica è diventata sempre più frequente. Dai libri ai film, dalla musica ai videogiochi, ormai è difficile riuscire a fermare questo fenomeno. Riguardo a questi ultimi, negli Stati Uniti, Gary Bowser, hacker e membro di spicco di un gruppo che ha venduto videogiochi pirata costringendo Nintendo e altre aziende a perdere più di 65 milioni di dollari, è stato condannato in un tribunale federale nello stato di Washington a 40 mesi di carcere.

L'hacker 52enne si è dichiarato colpevole di due reati nel mese di ottobre per il suo ruolo cruciale nel Team Xecuter, un'operazione tramite cui è riuscito a vendere dispositivi illegali che hanno permesso a diversi utenti di giocare a videogiochi pirata su console come Nintendo Switch, PlayStation Classic e Xbox. 

IGN

Come parte di un patteggiamento, Bowser, canadese residente nella Repubblica Dominicana al momento del suo arresto nel settembre 2020, ha accettato di pagare 4,5 milioni di dollari come risarcimento alla sede Nintendo americana. "Il danno va oltre queste imprese, andando a colpire duramente gli sviluppatori di videogiochi e i piccoli studi creativi i cui prodotti e il duro lavoro sono stati essenzialmente derubati", ha affermato in una dichiarazione ufficiale Nick Brown, procuratore degli Stati Uniti.

Secondo i termini del suo accordo con i pubblici ministeri, Bowser si è dichiarato colpevole di cospirazione di aver aggirato ed eluso le misure antipirateria e di traffico di dispositivi. Diverse altre accuse contro di lui sono state lasciate cadere. L'uomo è stato inoltre espulso dalla Repubblica Dominicana dopo il suo arresto nel settembre 2020 e incriminato insieme ad altri due complici: il francese Max Louarn, 49 anni e il cinese Yuanning Chen, 36 anni. Una volta condannati, verranno definitivamente estradati anche dagli Stati Uniti.

Come nei videogiochi di Super Mario, pare dunque che condividere il proprio cognome con il famigerato super cattivo di Nintendo non gli abbia portato molta fortuna!

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