Dopo due anni lontano dai live i Negramaro non vedono l'ora di partire con il nuovo tour. "Siamo nati sul palco", sottolinea la band: "e per noi è un'esigenza fisiologica". Come per i loro fan, "orfani" delle esibizioni spettacolari del gruppo salentino. "Mi manca il confronto diretto, il contatto fisico. Sono stanco, la pazienza è finita", dice senza troppi giri di parole Giuliano Sangiorgi nel corso della presentazione della tournée, l''Unplugged European Tour' che sarà indoor, ovvero nei teatri invece che nei palazzetti, come avevano programmato, ma che toccherà diverse città europee. La partenza in autunno, il 30 settembre dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, poi diverse tappe in tutta Italia e da novembre in Europa, da Londra ad Amsterdam e Barcellona.
Una sorta di "warm up", lo definisce lo stesso Sangiorgi, in vista del 2023 che "sarà un momento importante per noi, il ventennale, e abbiamo un grande progetto in cantiere". Prima però il tour acustico nei teatri, e la band è elettrizzata e non vede l'ora di partire: "Il teatro avvicina molto di più rispetto ai Palasport, ora c'è la gioia di portare questa voglia di contatto. "Ho bisogno", sottolinea Sangiorgi: "di ritrovare il nostro pubblico, e il primo punto di partenza sarà il teatro. Sono molto fiero dei Negramaro che non si sono mai fermati in questo periodo. L'arte in questi anni doveva veramente svolgere la sua funzione, dovevamo essere sul fronte delle emozioni delle persone. A me dispiace per i fan che sono tristi per i continui rinvii ma non dipende da noi, e immaginate quanto sia triste io. Ma il tour nei teatri sarà anche il momento per presentare questo importante disco, 'Contatto', ed è come se gettassimo il cuore sempre al di là dell'ostacolo".
Nella dimensione teatrale ci sarà anche più spazio per le emozioni: "Nel teatro il silenzio è un valore aggiunto, si sentono tutte le sfumature della canzone", spiega Andro, e Sangiorgi aggiunge: "Abbiamo creato a partire dal 2008 il catalogo delle nostre emozioni, è come se ci preparassimo da sempre a questo tour teatrale, a questo tipo di abbraccio del pubblico. C'è un'essenza antica, la bellezza della canzone".
Deus ex machina del tour il numero uno di Live Nation, Roberto De Luca, che spiega: "Il contatto fisico a noi della musica live manca tantissimo. Come tutti, noi abbiamo programmato il tour nel 2021, ma con un po' di esperienza ci siamo premuniti per un piano B, per riportarlo all'inizio del 2022. Anche il nostro tour del 2022, che sarebbe dovuto partire tra poco, al momento non si può effettuare. A questo punto non sarebbe neanche stato possibile attivare un piano C, gli spazi sono quelli che sono ed è complicato riprogrammare. Allora ci siamo messi a tavolino per scegliere una forma di tournée che ci desse maggiori certezze".
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Questa ripartenza anche europea", conclude Sangiorgi, ricordando anche i tanti addetti ai lavori che non hanno retto al lungo stop e sono stati costretti a cambiare lavoro: "è una cosa bellissima, non vedo l'ora di poter far vedere il mondo a mia figlia e farle capire che non deve avere paura, non deve crescere con la sensazione che se l'altro respira è un pericolo. Sarà un nuovo inizio. Molte persone hanno dovuto lasciare questo lavoro e per me sarà un dolore non vederle più accanto a me. Ci sono persone che hanno fatto la storia dei palchi, sono persone che tutti noi abbiamo imparato ad amare. Mi auguro che per tutti loro ci sia una seconda possibilità".