venti di guerra

Ucraina, colloquio tra Biden e Putin: "Proseguire il dialogo a tutti i livelli" | Ma gli Usa: "In caso di attacco, la pagherete"

Il ministro degli esteri russo Lavrov ha negato questa ipotesi. Il Cremlino accusa Washington: "Isteria al suo apogeo, obiettivo è provocare"

© Tgcom24

Se la Russia dovesse invadere l'Ucraina la pagherebbe cara: è l'avvertimento lanciato dagli Stati Uniti che vogliono andare avanti con la diplomazia, "ma sono ugualmente pronti per altri scenari". Mentre incombono i timori di una guerra nel cuore dell'Europa, è questo quanto Joe Biden ha detto al telefono a Vladimir Putin, in un colloquio di oltre un'ora. Dal canto suo la Russia ha respinto ogni ipotesi di attacco a Kiev e ha accusato Washington di isteria ma si è detta d'accordo a "proseguire il dialogo a tutti i livelli".

Italia e altri Paesi hanno invitato i connazionali a lasciare l'Ucraina Il tutto mentre oltre 10 Paesi, inclusa l'Italia, hanno invitato i propri connazionali a lasciare l'Ucraina alla luce di avvertimenti sul rischio di un attacco russo imminente. "In considerazione dell'attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente il Paese con i mezzi commerciali disponibili", è stato il messaggio della Farnesina. E richieste analoghe sono state avanzate ai loro cittadini da Germania, Regno Unito, Olanda e Spagna, che sono andati ad aggiungersi a Usa, Danimarca, Norvegia, Canada e Nuova Zelanda. Mentre gli Stati Uniti hanno annunciato l'evacuazione di quasi tutto il personale della loro ambasciata a Kiev, lanciando così un segnale che si stanno preparando allo scenario peggiore.

 

Il Cremlino: "Isteria Usa giunta al suo apogeo" Il Cremlino, alla luce della telefonata fra Putin e Biden, ha accusato gli Usa di "isteria", ma anche aggiunto che i due si sono detti "d'accordo nel proseguire il dialogo a tutti i livelli". Mosca definisce "assurde" le illazioni di una presunta prossima invasione russa dell'Ucraina: "Gli americani stanno ingrossando in modo artificioso l'isteria sulla cosiddetta invasione russa pianificata, nominando persino le date di questa invasione, e parallelamente, insieme agli alleati, stanno pompando i muscoli militari dell'Ucraina", ha dichiarato l'assistente diplomatico di Vladimir Putin, Yuri Ushakov. 

Le forze dispiegate al confine ucraino La Russia ha ammassato oltre 100mila soldati vicino al confine con l'Ucraina e ha mandato militari per esercitazioni nella vicina Bielorussia. L'ipotetica tempistica di un'eventuale azione militare resta una domanda senza risposta certa: ci sarebbero informazioni di intelligence Usa secondo cui la Russia guarda a mercoledi' come data ultima, ma la fonte non precisa quanto sia definitiva questa informazione. Mosca continua a negare che intenda lanciare un'offensiva: oltre a Putin, che ha appunto parlato a Macron di "speculazioni provocatorie", il suo ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, secondo la Cnn, parlando con l'omologo Usa Antony Blinken ha "negato che la Russia abbia intenzione di invadere l'Ucraina".
 

Intanto, mentre si susseguono i contatti diplomatici nel tentativo di risolvere la più grande crisi di sicurezza fra la Russia e l'Occidente dalla Guerra fredda, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha provato a trasmettere calma dopo le esercitazioni militari vicino alla Crimea, la penisola che la Russia ha annesso sottraendola all'Ucraina nel 2014: il panico è "il migliore amico" dei nemici del Paese, ha detto, "tutto è sotto controllo".

Il caso del sottomarino americano in acque russe, il Pentagono smentisce La situazione si fa estremamente tesa dopo che il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere di avere convocato la sezione militare dell'ambasciata Usa a seguito dell'intercettazione di un sottomarino statunitense in acque russe vicino alle Isole Curili nel Pacifico. Il sottomarino avrebbe prima ignorato la richiesta di lasciare le acque russe e poi sarebbe andato via. Il Pentagono ha però negato la veridicità della notizia.
 

Le forze impiegate da entrambe le fazioni Oltre ai soldati, la Russia ha dispiegato questa settimana anche sei navi d'assalto anfibie nel Mar Nero, aumentando la sua capacità di un eventuale sbarco sulla costa. E, secondo l'agenzia Ria, oltre 30 navi della flotta russa del Mar Nero hanno cominciato degli addestramenti vicino alla penisola di Crimea. Gli Usa, dal canto loro, hanno rafforzato la presenza militare Usa in Europa per rassicurare gli alleati sul fianco orientale della Nato: il Pentagono ha ordinato l'invio di altri 3mila soldati in Polonia, che vanno ad aggiungersi ai 1.700 che erano già previsti in arrivo; e gli Usa stanno anche spostando 1.000 soldati dalla Germania alla Romania, che come la Polonia condivide il confine con l'Ucraina.