Uomini, amore, arte, politica... una vita ricca e piena quella di Ilona Staller che si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ha ripercorso i suoi amori e la sua carriera senza nascondersi, dalle love story con Riccardo Schicchi e Jeff Koons all'esperienza in politica e all'amicizia con Moana Pozzi. Non rinnega niente della sua vita anche se confessa: "Qualcosa l'avrei cambiato". E ha una certezza: "Andrò in Paradiso, perché il sesso non è peccato, è bello, piacevole".
Tra tutte le cose che ha fatto, quella di cui la Staller va più orgogliosa è "Di aver spostato il comune senso del pudore, di aver sdoganato tanti tabù. Il che non è stato indolore: ho ricevuto cinquanta denunce per atti osceni in luogo pubblico".
I suoi film e le sue foto hanno fatto scandalo, ma il suo ingresso in politica ancor di più: "Nessuno, tranne Marco (Pannella, ndr), si aspettava che potessi essere eletta", ricorda Cicciolina. Invece lei prese il suo ruolo molto sul serio, con diverse proposte di legge: "Mi sono battuta per creare i parchi dell’amore, garantire il diritto all’affettività dei detenuti, insegnare educazione sessuale a scuola, istituire la tassa ecologica sulle auto, abrogare la legge Merlin, vietare la sperimentazione sugli animali".
Il primo matrimonio di Ilona, con un uomo di 25 anni più grande, fu poco duraturo e ancor meno felice. Ma la portò in Italia dove divenne una star. La svolta per lei fu l'incontro con il produttore Riccardo Schicchi con cui ebbe una storia dal '77 all'88. Poi fu la volta di Jeff Koons da cui nacque suo figlio Ludwig. Il ricordo dell'artista è doloroso: "Mi ha fatto cose tremende, è stata una relazione disastrosa".
La battaglia legale per l'affidamento di Ludwig ha tenuto banco sulle cronache dell'epoca, e Ilona ricorda a proposito dell'ex marito: "Durante la causa per l’affidamento raccontò al giudice che avevo fatto entrare il bambino in America illegalmente dal Messico per fare un film con Moana. Era vero, ma sono cose che non si dicono al giudice!"
Per Moana Pozzi, eterna amica e rivale, Cicciolina ha solo parole gentili: "Abbiamo lavorato tanto insieme, fatto tanto sesso insieme e ci siamo raccontate le nostre cose". Non serba rancore e non ha nessuna invidia per il fatto che la sua collega sia ricordata come un'intellettuale: "Lei era super intelligente. Quando le davano un copione le bastava leggerlo una volta per ricordarlo a memoria. Quanto a me, credo che sia un fatto puramente politico..."