minaccia all'ambiente

Lombardia, il business (illegale) dei fanghi di depurazione

I dati dei carabinieri forestali: tutti i reati ambientali in crescita negli ultimi quattro anni

© Carabinieri

Rifiuti, smaltimento illegale di fanghi di depurazione, discariche abusive: sono le principali minacce all'ambientale in Lombardia.  E' quanto emerge dal bilancio dei carabinieri forestali, secondo cui i numeri dei reati perseguiti e delle persone denunciate seguono un trend crescente nell'ultimo quadriennio: 1256 i denunciati, 1.465 i reati perseguiti, in particolare nei settori della tutela della fauna (26%), delle discariche e rifiuti (25%), della tutela del territorio (17%), degli incendi boschivi (11%) e degli inquinamenti (4%).

Sono oltre 150mila i tonnellate di fanghi e gessi di defecazione contaminati e fuori legge sparsi nella Regione. Nel mirino i terreni di 30 Comuni nel Bresciano e anche nel Lodigiano (il caso Wte).

Il sito "Brescia-Caffaro" Diversi i casi Nel 2021 sono state completate indagini rilevanti nel settore della gestione dei rifiuti e delle discariche che hanno portato a sei arresti nel Pavese e, in provincia di Brescia, al sequestro preventivo di una società nel settore del recupero dei fanghi di depurazione per un valore di 12 milioni e di un'area estesa 30mila metri quadrati all'interno nel sito di interesse nazionale "Brescia-Caffaro". 

Sempre secondo i carabinieri, i sequestri penali sono stati 488, mentre gli arresti undici, di cui ben nove nel settore discariche e rifiuti. Sono invece stati 2.624 gli illeciti amministrativi accertati, 2.584 le persone sanzionate per oltre nove milioni di euro.