Crisi Ucraina, Russia e Bielorussia iniziano esercitazioni militari congiunte | Johnson: "La guerra è possibile, passaggio teso"
La Nato allarmata: "Il più grande dispiegamento militare dalla Guerra Fredda". Migliaia i soldati russi al confine. Mosca evacua lo staff non essenziale dall'ambasciata a Kiev
Crisi Ucraina, i satelliti mostrano i battaglioni russi al confine
Russia e Bielorussia hanno iniziato le esercitazioni militari congiunte che dureranno 10 giorni. Una mossa che aumenta le preoccupazioni internazionali per l'accumulo di forze russe ai confini dell'Ucraina. L'esercitazione Union Resolve 2022 si concluderà il 20 febbraio. Secondo la Nato si tratta del più grande dispiegamento militare della Russia nell'ex Bielorussia sovietica dalla Guerra Fredda. La Casa Bianca ha definito le esercitazioni un'azione di "escalation" delle tensioni sull'Ucraina.
Almeno 30mila soldati e due battaglioni missilistici - Valery Gerasimov, il capo di stato maggiore russo, è arrivato in Bielorussia per supervisionare le esercitazioni. La Russia ha spostato fino a 30mila soldati, due battaglioni di sistemi missilistici terra-aria S-400 e numerosi caccia nel Paese per le manovre militari congiunte. Le immagini satellitari mostrano che gran parte dei mezzi militari è stato spostato in località vicine al confine con l'Ucraina. La Russia ha ripetutamente negato qualsiasi piano per invadere l'Ucraina nonostante si siano diffuse voci su un dispiegamento di addirittura 100mila soldati. Ma alcuni paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti, hanno avvertito che un attacco russo potrebbe arrivare in qualsiasi momento.
Londra non esclude aiuto militare a Kiev se Mosca attacca - Il primo ministro britannico Boris Johnson non ha escluso la possibilità che il Regno Unito assista militarmente l'Ucraina in caso di un attacco da parte della Russia. Johnson, a Bruxelles per un incontro con il capo della Nato Jens Stoltenberg, ha inoltre annunciato un maggior contributo di Londra alle forze Nato dislocate nell'est dell'Europa. "Se manteniamo la nostra unità, con un mix tra forte deterrenza e diplomazia, possiamo trovare una via d'uscita alla crisi, ma il momento è molto teso", ha detto. Giovedì la Gran Bretagna aveva parlato di un dispiegamento di mille soldati in caso di "crisi umanitaria".
Johnson: "La guerra è possibile" - "Io non credo che il presidente Vladimir Putin abbia già preso la decisione di procedere con la guerra ma questo non vuol dire che sia impossibile che qualcosa di disastroso possa accadere presto: la nostra intelligence dipinge un quadro fosco, nei prossimi giorni si affronterà il passaggio più pericoloso e dobbiamo fare bene, con una combinazione tra sanzioni, impegno militare e diplomazia", ha detto ancora Johnson in conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, pur sottolineando che questo è il momento della "de-escalation".
Mosca evacua lo staff non essenziale dall'ambasciata a Kiev - La Russia ha inoltre invitato il personale non essenziale nella sua ambasciata in Ucraina a lasciare temporaneamente il Paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, citato dalla Tass. Mosca, ha precisato, "non intende invadere l'Ucraina, ma sfortunatamente i nostri tentativi di spiegarci si sono scontrati con la sordità delle controprati, che non sono a conoscenza dei fatti oppure li stanno deliberatamente ignorando".
Telefonata Biden-Macron su incrontri a Mosca e Kiev - Il presidente americano Joe Biden e quello francese Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio telefonico sui recenti incontri di Macron in Russia e Ucraina. I due "hanno anche parlato degli sforzi diplomatici e di deterrenza in corso, intrapresi in stretto coordinamento con i nostri alleati e partner, in risposta al continuo potenziamento militare della Russia ai confini dell'Ucraina", rende noto la Casa Bianca.
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