Presa a cinghiate dal padre e abusata sessualmente dal nonno. L'infanzia di Sharon Stone in Pennsylvania è stata un incubo che lei ha raccontato nella sua autobiografia "Il bello di vivere due volte". Ora è tornata a raccontarsi in un'intervista a "Rake Magazine", in cui ha aggiunto alcuni dettagli su quanto ha dovuto passare da ragazzina. "Mi chiedevano di non parlare ed essere una brava bambina, anche quando le cose erano terribili. Era una situazione tutt'altro che sana"
"Dover essere quella perfetta, quella che non si lamenta mai, quella che fa esattamente la cosa giusta al momento giusto, e ovviamente senza che ci sia alcun riconoscimento per lei, è davvero seccante" ha spiegato la Stone al giornalista Tom Chamberlin sottolineando che il problema della sua infanzia non sono state solo le botte ricevute e situazioni estreme come gli abusi, ma una pressione psicologica costante che non è stato facile affrontare.
Il padre in particolare aveva grandi aspettative su di lei e anche affrontare la carriera di modella e di attrice non è stato per nulla facile. "Tutti i test di intelligenza e cose simili che ho dovuto fare - ha raccontato la stella -, hanno portato mio padre a credere che io dovessi diventare un ingegnere edile. Dal suo punto di vista il fatto che io facessi qualcosa che dipendeva dal mio aspetto o dal modo in cui mi presentavo era semplicemente spaventoso".
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