SI ALLENANO LE RESTRIZIONI

Stop alle mascherine all'aperto da venerdì, resta l'obbligo al chiuso fino al 31 marzo | Stadi pieni al 75%

L'ordinanza del ministro Speranza: "Obbligatorio averle sempre con sé per usarle in caso di assembramento". Costa: "Da aprile via anche al chiuso e niente Green pass"

© IPA

Via le mascherine all'aperto dall'11 febbraio ma con l'obbligo di tenerle sempre in tasca in caso di assembramenti, stadi pieni al 75% da marzo e discoteche che si preparano a riaprire, mentre la curva dell'epidemia continua a scendere e si riducono anche i ricoveri dei bambini. A segnare il nuovo corso della lotta alla pandemia è l'arrivo dell'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che da venerdì non renderà più obbligatorio indossare le mascherine all'aperto. Bisognerà comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti, mentre resta l'obbligo di indossarle al chiuso.

Da marzo la graduale riapertura degli stadi Il provvedimento è in linea con le indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), per il quale "in ambienti all'aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l'utilizzo di mascherine per il viso". Si preparano a entrare in una nuova fase anche gli stadi, nei quali il primo marzo la capienza sale al 75% per le strutture all'aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro Speranza e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Se la situazione epidemiologica lo consentirà, potrà anche essere avviato un percorso per portare la capienza al 100%.

Costa: "Allentamento delle misure sarà graduale" "Ora siamo all'inizio di una nuova fase, con la solita gradualità si allenteranno le altre misure come le mascherine al chiuso e il Green pass", ha assicurato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Se i dati mostrano una fase nuova, con un netto miglioramento della situazione epidemiologica, gli esperti invitano però a non abbassare troppo la guardia. E l'allentamento delle misure non convince tutti, come il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che si dice intenzionato a mantenere l'obbligo di mascherine anche all'aperto.