FOTO24 VIDEO24 2

Tito: "Jacko dipendeva dai farmaci"

Nuove accuse dal fratello di Michael

I familiari insistono: Michael Jackson soffriva di dipendenza dai farmaci. Il timore era talmente forte che alcuni di loro avevano organizzato un raid a Neverland poco prima della morte della star per verificare la fondatezza di questo sospetto. A fare nuove rivelazioni sula guerra dei medicinali in casa Jackson è il fratello del cantante, Tito, al "Daily Mail".

Nell'intervista rilasciata si racconta di come diversi membri della famiglia avessero forti dubbi al riguardo. E proprio questo era stato il motivo di una vivace discussione con il cantante. Tito ha poi aggiunto che Michael "aveva fatto di tutto per essere sicuro che noi non sapessimo nulla" del suo consumo di medicine. Ma la famiglia si è comunque preoccupata per la sua salute in seguito alle molte notizie che uscivano sull'argomento.

"Per questo" racconta ancora Tito "abbiamo fatto irruzione in casa sua trovandolo non poco sorpreso, siamo andati in una delle sue camere e abbiamo avuto una discussione con lui. Alcuni di noi piangevano". Ma lui, Michael, ha sempre negato, e un medico del cantante aveva rassicurato il fatello Tito, mentre la security di Jacko aveva poi impedito alla famiglia di avvicinarsi a lui.

Insomma, i veleni, le accuse, i sospetti intorno alla vita di Michael prima della tragica scomparsa sembrano non avere fine. Nelle ultime ore sui giornali americani era anche circolata la voce della ex moglie di Michael Jackson, l'ex infermiera Debbie Rowe, che sarebbe stata pronta a cedere la custodia dei due figli, Prince Michael, 12 anni, e Paris, 11, alla nonna Katherine in cambio di 4 milioni di dollari. Lei ha seccamente smentito la notizia, che era stata pubblicata sui tabloid "The New York Post" e "Abc", i quali avevano citato fonti vicine alla famiglia del cantante. A smentire è stato il legale della Rowe, Eric George: la ex moglie non avrebbe l'intenzione di rinunciare alla custodia e non lo avrebbe mai fatto in passato.

Espandi