Meta potrebbe chiudere Facebook e Instagram in Europa se non sarà risolta la diatriba sui dati personali. E' lo scenario ventilato da Mark Zuckerberg nel rapporto annuale della società alla Securities and Exchange Commission. Al centro dello scontro c'è il trattamento dei dati personali: se a Meta non verrà concessa l'opzione di trasferire, conservare e usare i dati dei suoi utenti europei sui server americani il colosso potrebbe essere costretto a chiudere alcune delle sue attività in Ue. La società ha, però, spiegato che "non c'è alcun desiderio o piano di ritirarci dall'Europa".
"Se una nuova cornice transatlantica sul trasferimento di dati nei server statunitensi non viene adottata - si legge nella relazione -, probabilmente non saremo in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti e servizi più significativi, inclusi Facebook e Instagram, in Europa, fatto che influirebbe materialmente e negativamente sulla nostra attività, sulla nostra condizione finanziaria e sui risultati delle nostre operazioni".
Un portavoce di Meta ha, però, spiegato che "non c'è assolutamente alcun desiderio e alcun piano di ritirarci dall'Europa", per poi aggiungere che "le aziende fondamentalmente hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere a lungo termine i flussi di dati tra Stati Uniti e Ue, e come più di 70 altre aziende in una vasta gamma di settori, mano mano che la situazione si evolve, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee. Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi si basa sul trasferimento di dati tra l'Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole Contrattuali Tipo (Standard Contractual Clauses) e su adeguate misure di protezione dei dati".
Nella giornata di lunedì 7 febbraio Meta ha annunciato che Peter Thiel, investitore esterno della società nonché fondatore di PayPal insieme a Elon Musk, non si candiderà per la rielezione nel consiglio d'amministrazione all'assemblea degli azionisti del 2022. Entrato nel board dell'azienda nel 2005, un anno dopo la sua fondazione, ne uscirà alla prossima assemblea annuale.