"Avevo attribuito degli atteggiamenti un po' strani di Nicola al fatto dell'adolescenza, al fatto che presto si sarebbe sentito indipendente e che presto avrebbe avuto 18 anni. Invece, un'amica gli ha salvato la vita perché mi ha detto: 'tuo figlio si droga, stai attenta' ". Con queste parole Patrizia Mirigliani, impreditrice e patron di Miss Italia, racconta a “Pomeriggio Cinque” la sua esperienza di madre costretta a denunciare nell 2011 il figlio Nicola Pisu che aveva problemi di tossicodipendenza.
La scoperta e la decisione -
Quando l'amica di Nicola Pisu racconta a Patrizia Mirigliani della tossicodipendenza di suo figlio, la donna inizialmente non la prende benissimo. "Ero molto indispettita dalle sue parole, poi ho guardato con attenzione e i segnali erano molto evidenti. La ringrazierò tutta la vita per questo", ammette Patrizia. "L'ho preso da parte e gli ho detto: 'sei giovane, vogliamo uscirne assieme?'. Io ti posso aiutare. Sono andata in un negozio, gli ho comprato un pupazzo come simbolo del nostro cambiamento", spiega la donna. Le cattive compagnie che lui frequentava, però, non lo aiutavano in questo percorso. Il ragazzo, infatti, assumeva droga anche perché era fragile e vittima di bullismo a scuola. "Io ho provato in tutti i modi, 8 comunità. Entrava e usciva e ricadeva sempre di più. Nel 2011, allora, ho deciso di denunciarlo. Continuava a chiedermi soldi per comprarsi di fatto la morte. Io lottavo anche contro un tumore al seno e non ce la facevo più", racconta Patrizia. E aggiunge: "Sono andata a denunciarlo per salvarlo. So che qualcuno avrà giudicato questo atteggiamento eccessivo, ma non avevo scelta".
La stato di salute del figlio -
"Ho quasi paura a dirlo, perché quando hai sofferto troppo negli anni allo spiraglio di felicità non ci credi neanche più, ma Nicola sta meglio", spiega Patrizia Mirigliani. "Ha una consapevolezza e ha dei sentimenti perché le sostanze annullano la coscienza della persona e ha trovato una donna speciale che lo ama", conclude la donna.