"Bisogna parlare ai figli, giocare con loro, essere complici: non dobbiamo avere paura di loro". Papa Francesco si concede in una intervista tv per affrontare molti temi tra cui quelli legati alla famiglia. E parla anche del disagio giovanile: "C'è un'aggressività che scoppia, penso al bullismo a scuola, è un problema sociale. Quest'aggressività nostra va educata, con la parola, con il dialogo". E sulle sofferenze dei bambini ammette: "E' una domanda alla quale non so rispondere".
I suicidi tra giovani aumentano, l'aggressività è un problema - Il Santo Padre parla dei disagi giovanili e dell'aggressività tra i ragazzi che continua ad aumentare e questo provoca anche un'impennata dei suicidi. E Papa Francesco implora le famiglie a tornare a parlare coi ragazzi. "Serve vicinanza con i figli: quando si confessano coppie giovani o parlo con loro chiedo sempre: 'tu giochi con i tuoi figli?' A volte sento risposte dolorose: 'Padre, quando esco dormono e quando torno pure'. Questa è la società crudele che allontana genitori dai figli. Anche quando i figli fanno qualche scivolata, anche da grandi, bisogna essere loro vicini, bisogna parlare ai figli. I genitori che non sono vicini non operano bene, devono essere quasi complici dei figli, quella complicità che permette di crescere insieme padri e figli". "Come è cresciuto il numero dei suicidi giovanili - ha aggiunto Papa Francesco -. Cosa significa? C'è un'aggressività che scoppia, pensa nella scuola il bullying (bullismo, ndr.), è un problema sociale. Quest'aggressività nostra va educata, con la parola, con il dialogo", ha precisato il Papa.
"Non spaventatevi di parlare ai figli" - "Il rapporto fra i genitori e figli io dico sempre una parola: vicinanza. Vicinanza con i figli. Quando si confessano coppie giovani o quando parlo con loro, faccio sempre una domanda: 'Tu giochi con i tuoi figli?' Quella gratuità di papà e mamma col figlio. Alle volte sento risposte dolorose 'Ma Padre, quando io esco da casa per lavorare loro dormono e quando torno la notte stanno dormendo un'altra volta'. È la società crudele che si stacca dai figli". "Ma la gratuità con i propri figli - ha aggiunto il Santo Padre -: giocare con i figli e non spaventarsi dei figli, delle cose che dicono, delle ipotesi, o anche quando un figlio, già più grande, adolescente, fa qualche scivolata, essere vicino, parlare come padre, come madre. La vicinanza. I genitori che non sono vicini ai figli, che per stare tranquilli 'Ma prendi la chiave della macchina, vai' questi non fanno bene. I genitori devono essere, mi permetto la parola, quasi complici con i figli. Quella complicità genitoriale che fa che crescano insieme padri e figli. E questo è tanto bello".
"Perché soffrono i bambini? Non so rispondere" - "Una domanda a cui mai sono riuscito a rispondere è 'perche soffrono i bambini?' Non ho risposte a questo. Non c'è risposta. Lui (Dio ndr) è forte nell'amore, l'odio la distruzione è nelle mani di un altro. Nel rapporto di Dio col Figlio potremmo vedere cosa c'è nel cuore di Dio quando accadono queste cose". Questo ha detto Papa Francesco da Fabio Fazio su Rai tre. "Gesù mai ha dialogato col diavolo: o lo caccia o gli risponde con la Bibbia, questo vale per tutte le tentazioni. Alla domanda perché soffrono i bambini trovo solo la risposta soffrire con loro. In questo ha ragione Dostoevskij".
"Tutti abbiamo il diritto ad essere perdonati" - Papa Francesco è tornato poi a parlare del rispetto verso le persone e anche del perdono verso chi ha fatto un torto: "Lo sguardo dall'alto in basso non è lecito, mai: è lo sguardo di chi domina. Dio ci ha fatto buoni ma liberi, la libertà è quella che ci permette di fare tanto bene ma anche tanto male, siamo liberi. Siamo liberi e padroni di prendere le nostre decisioni, anche sbagliate. La capacità di essere perdonato è un diritto umano, tutti abbiamo il diritto di essere perdonati se chiediamo il perdono. Abbiamo dimenticato che chi mi chiede il perdono ha il diritto di essere perdonato, se si ha qualche debito con la società va pagato ma col perdono. Il padre del figliol prodigo aspettava i figlio per perdonarlo".
"Medici e infermieri hanno toccato il male e scelto di restare" - Medici e infermieri che hanno affrontato la pandemia di Covid "hanno toccato il male e hanno scelto di rimanere li' con gli ammalati", ha detto Papa Francesco. "Ci manca il toccare le miserie e il toccarle ci porta all'eroicità, penso a medici e infermieri hanno toccato il male durante la pandemia e hanno scelto di stare lì. Il tatto è il senso più pieno".
Il male della Chiesa è la "mondanità spirituale" - "Oggi il male della Chiesa più grande è la mondanità spiriturale, è una chiesa mondana. Questa mondanità spirituale fa crescere il clericalismo, una cosa brutta, una perversione della Chiesa, che porta a posizioni ideologicamente rigide. Così l'ideologia prende il posto del Vangelo". Dobbiamo tornare al centro "Il Verbo si è fatto Carne: lì c'è il futuro della Chiesa", questo ha detto Papa Francesco alla domanda sui problemi della Chiesa moderna.
Le tre curiosità "confessate": gli amici, il tango e il sogno di fare il macellaio - Durante l'intervista Papa Francesco ha concesso uno scorcio sul suo privato. "Io ho bisogno degli amici, ecco perché abito a Santa Marta, questo hotel dove posso incontrare tante persone, parlare con tutti", ha detto rispondendo alla domanda se avesse degli amici intimi: "Le amicizie mi danno forza, ho bisogno degli amici, sono pochi ma veri. "Gli altri Papi erano santi, io non sono tanto santo - ha ironizzato il Santo Padre - e mi piace vivere con altre persone, è più facile per me", ha aggiunto. Poi ha anche parlato dell'episodio del negozio di musica, una visita notturna inaspettata. Il Papa ha detto di essere andato a benedire il negozio di alcuni suoi amici ma ha anche detto di amare la musica: "Ascolto musica, mi piacciono i classici, anche il tanto mi piace tango". E a Fabio Fazio che gli chiedeva se avesse mai ballato il tango ha risposto:"Un porteno (abitante di Buenos Aires, ndr.) che non balla il tango, non è porteno". Infine un ricordo della sua infanzia: "Da piccolo mi dicono che volevo fare il macellaio. Quando andavo a fare la spesa con mia mamma e con mia nonna, vedevo che tutti pagavano il macellaio. E quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande, dicevo: 'Il macellaio, perché ha tanti soldi'. Questo - ha aggiunto - è un po' l'animo genovese che ho ereditato da parte di mia madre. Anche i piemontesi sono un po' attaccati i soldi - ha concluso ironizzando - ma dissimulano".
Bisogna che l'Ue trovi un accordo sui migranti, in Libia ci sono lager - Papa Francesco ha parlato anche dei migranti e fatto un appello alla Unione Europea: "Ogni Paese indichi quanti migranti può accogliere e poi c'è l'Unione Europea, che si mettano d'accordo", ha detto il Papa sottolineando che adesso "l'Italia e la Spagna sono penalizzate", mentre "serve equilibrio" nella gestione della politica migratoria. "Ci sono lager nella Libia", "dobbiamo pensare alla politica migratoria" e l'Europa deve farlo insieme, ha aggiunto. Con i migranti quello che si fa è criminale. Per arrivare la mare soffrono tanto, ci sono filmati sui lager, uso la parola sul serio: lager in Libia. Cosa soffrono? Vogliono fuggire. I filmati sono nella sezione del dicastero umano. Soffrono, poi rischiano per attraversare il Mediterraneo, alcune volte sono respinti da chi ha responsabilità locale e dicono: no, qui non vengono e muoiono sul mare". Il migrante "va sempre accolto, perché è in difficoltà, poi va accompagnato, poi promosso e integrato nella società, questo è molto importante". Per il Santo Padre "ci sono Paesi che con il calo demografico che vivono hanno bisogno di gente, penso a Spagna e Italia, e un migrante integrato, aiuta quei Paesi".
Criminale chi inquina, tuteliamo il Creato - "Dobbiamo prenderci carico della Madre Terra: i pescatori di San Benedetto del Tronto venuti da me hanno trovato una volta tonnellate di plastica e hanno ripulito quel tratto di mare. Buttare la plastica in mare è criminale, uccide la terra, dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato", ha detto Papa Francesco parlando di un tema a lui caro come la cura della Madre Terra.
"Il senso dell'umorismo è una medicina, fa tanto bene" - E in conclusione dell'intervista Papa Francesco ha voluto regalare un sorriso: "Il senso dell'umorismo è una medicina" e "ti fa relativizzare le cose, ti rende gioioso, fa tanto bene". Il Santo Padre sottolineato che da "40 anni" recita la preghiera del buonumore di san Tommaso Moro, che si conclude con queste parole: "Dammi, o Signore, il senso dell'umorismo, concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po' di gioia e possa farne parte anche ad altri".