Il presidente tunisino Kais Saied, che lo scorso luglio ha assunto pieni poteri, ha deciso di sciogliere il Consiglio superiore della magistratura, organo indipendente preposto alla nomina dei giudici, accusandolo di essere prevenuto e al servizio di non meglio precisati interessi. "Il Csm è un ricordo del passato da questo momento", ha detto il presidente in un video diffuso nel cuore della notte. Saied accusa il Consiglio di corruzione e parzialità.