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Sanremo 2022, le pagelle della terza serata: La Rappresentante di Lista al top

Prima uscita per tutti i 25 i Big insieme e i valori dei brani iniziano a delinearsi meglio

di Massimo Longoni

Terza serata per la 72esima edizione del Festival di Sanremo e prima in cui sfilano tutti insieme i 25 Big in gara. Mahmood e Blanco ed Elisa confermano le buone prove dell'esordio, mentre La Rappresentante di Lista alza di molto il livello della sua performance. Bene i veterani Gianni Morandi e Massimo Ranieri. Si riscattano Le vibrazioni e cresce molto Noemi

Giusy Ferreri, "Miele" Anche al secondo passaggio lei sembra soffrire questo palco. Esibizione pulita ma con poco trasporto. Il brano intanto sembra incastrato tra il "qui e ora" e un'estate ancora lontana, per cui sarebbe più indicato. 5,5

Highsnob e Hu, "Abbi cura di te" Tra citazioni colte e inconsuete la canzone è meno ovvia di tante altre in gara e offre anche un ritornello delicato dalla melodia accattivante. 6+

Fabrizio Moro, "Sei tu" Rispetto all'esordio spinge in più sull'energia dando un tocco di rabbia alla canzone. L'impressione complessiva è che il pezzo abbia già espresso tutta la sua potenzialità, rimanendo nel limbo di un piacevole "già sentito". 6,5 

Aka7even, "Perfetta così" Più sciolto rispetto alla prima sera, affronta con convinzione una canzone che ascolto dopo ascolto inizia a mostrare un sua efficacia. 6,5

Massimo Ranieri, "Lettera di là dal mare" Dopo i disagi della prima uscita, per cautelarsi si presenta sul palco già con un auricolare staccato. In più il ghiaccio è rotto: il risultato è un'esibizione che questa volta rende onore alla sua storia e al livello del pezzo. 8

Dargen D'Amico, "Dove si balla" Insieme alla canzone cresce anche il personaggio: scherza ancora con Amadeus per il fatto che lo piazza sempre dopo un pezzo da novanta "per farlo sfigurare". In compenso gli orchestrali gli fanno da spalla mettendosi tutti gli occhiali da sole in suo onore. E la canzone è un tormentone che ci porteremo dietro a lungo. 7,5 

Irama, "Ovunque sarai" In questa versione lontana dalle latineggiate a cui ci aveva abituati è sempre più convincente. La canzone ha una sua epicità che la sua voce potente e precisa esalta. 7+

Ditonellapiaga e Rettore, "Chimica" Margherita Carducci (aka Ditonellapiaga) decide di metterci sensualità e padronanza del palco, Rettore aggiunge la solita carica esplosiva. La loro "chimica" è cresciuta e ne guadagna la resa complessiva del brano. 7,5

Michele Bravi, "L'inverno dei fiori" Forse anche per merito della spensieratezza che gli dà il concentrarsi nella sua personale battaglia contro Sangiovanni per il Fantasanremo, mettendo in campo più bonus possibili, cresce anche in confidenza su un brano che ascolto dopo ascolto acquista consistenza. 6,5   

Rkomi, "Insuperabile" Un pezzo che vuole trasudare un'anima rock e il look di Rkomi che si affida largamente alla pelle nera lo sottolinea. Ma per raggiungere l'obiettivo gli manca un'anima ruvida e alla lunga risulta depotenziato. 6+

Mahmood e Blanco, "Brividi" L'entusiasmo del pubblico alla semplice presentazione di Amadeus la dice lunga su quale sia l'inerzia di questo Festival. Una canzone capace di stare a cavallo tra classico e moderno in maniera mirabile. E loro sempre più a proprio agio la cantano sempre meglio. 9 

Gianni Morandi, "Apri tutte le porte" Morandi si diverte e la canzone di Jovanotti glielo permette: solare, ballabile, piacevolmente vintage. L'emozione della prima sera è un ricordo e il ritornello del pezzo è un aperto invito a cantare. 7,5

Tananai, "Sesso occasionale" Fare peggio della prima sera era difficile. E infatti la sua performance è decisamente migliore, anche se l'intonazione continua ad andare a singhiozzo. Ma la canzone è furba, funziona e la sentiremo a lungo. 5+

Elisa, "O forse sei tu" Una canzone che è la colonna sonora di un film che non esiste, l'ascolti e le immagini si materializzano nella tua mente disegnate dalla voce di Elisa. Manca però ancora qualcosa a renderla perfetta. Ma siamo vicini 8

La Rappresentante di Lista, "Ciao ciao" Suoni perfetti, confidenza cresciuta e un pezzo che cresce di giorno in giorno con un ritornello praticamente impossibile da far uscire dalla mente. Rispetto alla prima uscita è tutto un altro mondo e loro sanno di potersela giocare fino alla fine. 8,5

Iva Zanicchi, "Voglio amarti" Dopo la standing ovation della prima sera aveva detto che per lei Sanremo poteva finire lì. E invece continua e stasera ha cantato anche meglio. 7

Achille Lauro con Harlem Gospel Choir, "Domenica" L'autocitazionismo è talmente smaccato che lui scopre il gioco cantandoci sopra un accenno di "Bam Bam Twist". A questo giro niente battesimi sul palco ma un'allusione a un atto masturbatorio che viene interrotto subito. 6-  

Matteo Romano, "Virale" Per lui, giovanissimo, è tutta esperienza. E lo si vede dalla sua crescita da Sanremo giovani a oggi. Una performance più sicura riscatta però solo parzialmente un pezzo sicuramente al di sotto delle sue capacità. 5,5

Ana Mena, "Duecentomila ore" Fanalino di coda dopo la prima classifica generale la cantante spagnola risponde con una prova solare ed entusiasta. Chissà che il pubblico a casa non apprezzi di più. 5

Sangiovanni, "Farfalle" Molti lo davano tra i favoriti ma le prime classifiche lo hanno relegato nelle zone basse. Ciò non toglie che il pezzo abbia tutto per diventare l'ennesimo successo dalla vita lunga. 6,5

Emma, "Ogni volta è così" Rispetto alla prima uscita perde forse qualcosa in misura ma la sua resta un'interpretazione appassionata e dalle diverse sfumature. Punta a un posto in alto. 7+

Yuman, "Ora e qui" La canzone conferma il suo afflato soul e lui è ancora più centrato nel pezzo confermando uno spessore che gli può dare soddisfazioni. 7+

Le vibrazioni, "Tantissimo" Tra hard rock e melodia. I suoni stasera sono a posto e Sarcina "rientra" nel pezzo. Ed è tutta un'altra storia. Veterani ancora in grado di mangiarsi il palco. 6,5

Giovanni Truppi, "Tuo padre, mia madre, Lucia" Il suo è un brano complesso, con una scrittura al tempo stesso popolare e sofisticata. E questo non lo agevola. Ma ogni tanto bisogna anche rischiare. 7-

Noemi, "Ti amo, non lo so dire" Sciolta e sicura di sé, affronta il pezzo con un tocco di leggerezza ed entusiasmo che l'allinea meglio alla musica rispetto alla prima uscita. Resta l'impressione di una canzone che non valorizzi a pieno la sua vocalità ma onore al merito per la voglia di rimettersi in gioco. 7-