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5 febbraio: Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

Promosso dalla campagna Spreco Zero, questo evento è l'occasione per sensibilizzare i consumatori sul tema della sostenibilità 

Evitiamo gli sprechi per un futuro migliore 

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A 8 anni dalla sua istituzione, la Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, assume il 5 febbraio di quest’anno un significato ancora più importante. Era il 2014 quando, per iniziativa dell’agroeconomista Andrea Segrè, coordinatore Piano Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare del Ministero dell’Ambiente, furono convocati gli Stati generali della filiera agroalimentare italiana. Da quel giorno la Giornata istituita è un modo per sensibilizzare i consumatori sul tema della sostenibilità, anche grazie alla diffusione di nuovi dati dell’Osservatorio Waste Watcher International.

 In soli 8 anni sono stati raggiunti importanti traguardi: se nel 2014 un italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l’1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente.

Ma c’è un altro dato che ci inorgoglisce: noi italiani, durante la pandemia, siamo stati i più bravi di tutti. Secondo il Cross Country Report monitorato su 8 Paesi del mondo, il nostro spreco settimanale medio nel 2021 è stato il più basso.

«Studiare l’evoluzione dei comportamenti dei cittadini in rapporto agli sprechi – sottolinea lo studioso e saggista Andrea Segrè – permette di tracciare un monitoraggio sugli stili di vita e di alimentazione, evidenziando le implicazioni in tema di salute dei cittadini e dell’ambiente, insieme agli effetti della pandemia sui comportamenti di consumo e sugli sprechi. L’analisi dei dati è quindi essenziale in chiave di sensibilizzazione per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi».

L’intento dell’iniziativa è raggiungere gli Obiettivi di Sostenibilità dell’Agenda ONU 2030, anno in cui si dovrà cominciare a tirare le somme per il futuro del pianeta, nella speranza che le scelte fatte oggi, ci porteranno a un decennio dove il legame io-natura non avrà alcuna minaccia.

One health, one earth recita lo slogan, per ricordarci che la salute della Terra è anche la nostra salute.

Di Indira Fassioni 

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