Rygar e lo scudo letale del videogame di Tecmo
Nel 1986 debuttava la furiosa epopea mitologica creata dalla casa giapponese autrice di Dead or Alive e Ninja Gaiden
Sebbene oggi sia nota principalmente per le serie di Ninja Gaiden e Dead or Alive, Tecmo è una software house che ha avuto interessanti trascorsi come publisher di videogame da sala giochi, detentrice di un portfolio di titoli di tutto rispetto. Uno di questi è sicuramente il dinamico Rygar, uscito in formato coin-op nel 1986 e rapidamente diventato un punto di riferimento per i giochi d’azione a scorrimento orizzontale.
Nel gioco impersoniamo l’omonimo guerriero intento a superare ventisette livelli per distruggere gli scagnozzi del pericoloso demone Ligar. Per compiere questa impresa tutt’altro che semplice, oltre alla notevole prestanza fisica, Rygar può fare affidamento sul proprio particolare e affilatissimo scudo che l’eroe lancia contro i malcapitati nemici a mo’ di yo-yo.
Oltre a essere scagliato di fronte a sé, lo scudo di Rygar può anche venire roteato sulla testa dell’eroe, risultando così una formidabile difesa anti-aerea (nonché un pratico modo per colpire nemici saltellanti o svolazzanti). Non solo: in modo decisamente originale per i videogame di quegli anni, il nostro eroe può anche balzare sulla testa dei nemici per stordirli, come un provetto Super Mario.
Padroneggiare questo set di abilità è fondamentale per avere ragione della sfida di Rygar dal momento che il ritmo di gioco è decisamente sostenuto: i nemici attaccano continuamente da ogni lato e talvolta si spostano anche nel sottosuolo, lasciando al giocatore ben pochi secondi per respirare. Non manca il solito set di potenziamenti che aumentano le abilità del nostro eroe, talvolta modificando anche il comportamento dello scudo stesso.
Ogni tanto il gioco scombina anche un po’ le carte offrendo brevi sezioni a scorrimento orizzontale con Rygar che si arrampica su una fune, sebbene in definitiva parliamo comunque di un classico arcade con scrolling da sinistra verso destra. Da notare che al termine di ciascun livello le prestazioni del giocatore vengono valutate in base ad alcuni criteri che forniscono punteggi bonus: un ottimo spunto per i maniaci degli high-score.
Dotato di un aspetto grafico distintivo e di un design dei nemici interessante, Rygar è un videogame ancora oggi impegnativo e godibile, che negli anni '80 ricevette un buon successo e venne convertito per numerosi sistemi da casa. Ad esempio, su Commodore 64 il gioco fu oggetto di un valido - e frenetico - conversione a opera della temibile U.S. Gold mentre in ambito console vanno segnalate l’ottima versione per NES - notevolmente rimaneggiata e ampliata rispetto all’originale - e l’inaspettata versione portatile per Atari Lynx, davvero molto fedele al gioco da sala.
E su Amiga? Niente da fare per il computer a 16 bit di casa Commodore, almeno fino al… 2021. Sì, perché a ben venticinque anni di distanza dall’uscita in sala giochi, la software house Seismic Minds ha finalmente convertito Rygar anche per sistemi Amiga, tra l’altro molto fedelmente.
L’avventura di Rygar non termina in effetti col primo episodio: nel 2002, infatti, Tecmo pubblica Rygar: The Legendary Adventure su PlayStation 2, remake tridimensionale del gioco molto più vicino ai canoni dei moderni action-game sullo stile di Ninja Gaiden e Devil May Cry. Il gioco riscuote un successo limitato e viene successivamente (2008) proposto anche su Nintendo Wii, in una deludente conversione che rappresenta l’ultima comparsa dell’eroe di Tecmo nel mondo dei videogame.
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