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Covid, la Danimarca "archivia" Green pass e mascherine | "Potrebbero aumentare i casi, possibile quarta dose di vaccino"

E' uno dei primi Paesi dell'Ue ad aver eliminato la maggior parte delle misure anti-contagio, non considerando più l'epidemia "una malattia socialmente critica"

Afp

Restrizioni allentate in Danimarca. Ora nel Paese non sarà più obbligatorio indossare mascherine su mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso, e avere il Green pass per entrare in discoteche, caffè, autobus e ristoranti. Lo Stato è uno dei primi dell'Ue ad aver eliminato la maggior parte delle misure anti-Covid-19 e non considera più l'epidemia "una malattia socialmente critica".

Nonostante la variante Omicron sia in aumento nel Paese, il sistema sanitario non risulta in difficoltà e c'è un alto tasso di vaccinazione tra i cittadini. Le autorità continuano comunque a raccomandare l'uso della mascherina negli ospedali, nelle strutture sanitarie e nelle case di cura.

La Danimarca ha registrato nelle ultime settimane più di 50mila casi giornalieri in media, mentre il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è diminuito. "Non oso dire che sia un definitivo addio alle restrizioni. Non sappiamo cosa accadrà in autunno. Se ci sarà una nuova variante", ha detto il primo ministro Mette Frederiksen alla radio danese.

Le autorità sanitarie hanno esortato i concittadini a sottoporsi regolarmente a test per sorvegliare l'andamento dei contagi. Il governo danese ha avvertito che ci potrebbe essere un aumento delle infezioni nelle prossime settimane e che potrebbe essere necessaria una quarta dose di vaccino.

Le restrizioni sono state originariamente introdotte a luglio, ma sono state rimosse circa 10 settimane dopo una campagna vaccinale di successo. Sono state poi reintrodotte quando le infezioni sono aumentate vertiginosamente. Nel 2020, la Danimarca è stato uno dei primi Paesi europei a chiudere le scuole a causa della pandemia e ha rimandato a casa tutti i dipendenti pubblici non essenziali.

Dublino, infermiera reinterpreta i capolavori dell'arte per raccontare la storia del Covid

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Chloe Slevin, infermiera tirocinante iscritta al terzo anno dell'University College di Dublino, reinterpreta i capolavori artistici per raccontare la storia della pandemia di Covid a scopo di beneficenza. Tra le opere più apprezzate c'è sicuramente la "Corona Lisa": la rivisitazione con mascherina della Gioconda di Leonardo da Vinci è stato dipinto dalla 21enne con l'obiettivo di essere messo all'asta per raccogliere fondi destinati all'ospizio per bambini LauraLynn.

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