Si chiama Ager Oliva e nasce alla fine del 2020 a Pistoia con l’obiettivo di recuperare gli oltre 4 milioni di ulivi abbandonati in tutta la Toscana attraverso adozioni a distanza da parte di privati e aziende. Le cause vanno ricercate nelle scelte di una vita diversa delle nuove generazioni rispetto alle famiglie contadine di origine o nei costi elevati che un’attività di questo tipo richiede.
Ad oggi la start-up agricola guidata dal giovane fondatore pistoiese Tommaso Dami conta più di 6 ettari di uliveti abbandonati ripristinati tra le colline di Sant’Alessio e Montecatini, oltre 36.000kg di CO2 assorbiti e 1.200 litri di olio d’oliva extravergine biologico e biodinamico di alta qualità prodotti. Recuperare, accudire e dare una nuova vita agli ulivi secolari toscani, il tutto grazie ad una semplice adozione: sul sito è infatti possibile scegliere la zona geografica e la singola pianta, dare il nome all’ulivo che avrà il proprio cartello in vista e ricevere direttamente a casa un litro di olio d’oliva extravergine insieme al certificato di adozione. Una sfida ambiziosa e dall’animo green che punta a salvaguardare e valorizzare la biodiversità e il patrimonio ambientale della Toscana, un bene sempre più a rischio.
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La giovane start up in un anno ha già salvato più di 1400 ulivi, seguendo sempre in prima persona tutto il processo di recupero e ripristino, dai trattamenti biologici per eliminare malattie e ovviare alla mancanza di nutrimento, alla potatura per ripristinare la chioma dell’ulivo, fino allo stoccaggio dell’olio all’interno di tini di acciaio per non modificarne le qualità organolettiche. Un impegno dall’alto valore ambientale ma anche culturale, infatti l’Istituto Diocesano di Pistoia che gestisce i terreni attorno alla Casa-Museo di Leonardo Da Vinci ha affidato ad Ager Oliva il recupero di tre ettari di terreno e 600 piante abbandonate da oltre dieci anni. Le adozioni sono iniziate da qualche settimana ed entro l’estate il campo di Vinci sarà recuperato interamente.