INQUINAMENTO E CORONAVIRUS

Inquinamento e coronavirus, il cielo azzurro sopra l'Europa

Le immagini satellitari dopo due mesi di lockdown: nella media i grandi centri urbani registrano un calo compreso fra il 40 e il 50%

Le restrizioni dovute al coronavirus hanno portato ovunque un calo dell'inquinamento e l'aria risulta essere più pulita a Berlino, ma anche a Milano, Parigi, Bruxelles. Il riscontro è visibile dalle immagini pubblicate dall'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, dove il rosso, corrispondente alle aree maggiormente inquinate, si schiarisce con il passare del tempo.

Le nuove immagini rilevate da un team di scienziati olandesi mostrano visivamente le concentrazioni di biossido di azoto (NO2) medie dal 13 marzo al 13 aprile 2020, confrontate con lo stesso periodo dell’anno scorso. Madrid, Milano e Roma hanno avuto una riduzione attorno al 45%, mentre Parigi è addirittura a -54%. Il biossido di azoto è un gas tossico prodotto da centrali elettriche, veicoli termici e altre strutture industriali e può portare a problemi respiratori.

Dalla messa in atto del lockdown nelle regioni del Nord Italia il biossido di azoto ha registrato un calo settimanale del 10%.

Gli scienziati olandesi che hanno monitorato il fenomeno affermano: “Le concentrazioni di biossido di azoto variano di giorno in giorno a causa dei cambiamenti del tempo. Non è possibile trarre conclusioni sulla base di un solo giorno di dati: il calo delle concentrazioni può non rispecchiare dal calo delle emissioni. Però combinando i dati per un determinato periodo di tempo, in questo caso 10 giorni, la variabilità meteorologica si calcola in media e iniziamo a vedere l’impatto dei cambiamenti dovuti all’attività umana“. Nelle prossime settimane il team continuerà a monitorare i nostri per fornirci dati ancora più dettagliati.

E proprio oggi si festeggia anche la Giornata della Terra, giunta al suo 50esimo anniversario, dedicata proprio alla salvaguardia dell'ambiente.