"Questa è la storia di un regalo". Con queste parole Maria De Filippi inizia il racconto a "C’è Posta per Te" di Anna, Giovanni e Raffaella, tre giovani che hanno perso il padre per un mieloma alle ossa non diagnosticato. "Da quando è successo nostra madre Rosaria non è più quella di prima - dice il messaggio dei ragazzi letto da Maria De Filippi - si divide tra casa e cimitero dove si trova il marito, si è messa a lavorare per non far mancare niente ai figli". "Quello che vogliamo farle capire - continua il messaggio - è che non deve nascondersi per piangere, il motivo per cui siamo qua è dirle tante cose anche con l’aiuto di Marco Bocci, vogliamo cercare di farla ricominciare".
"Sei la mamma migliore del mondo - dice Raffaella - e la donna più forte che ho conosciuto, questa sera voglio regalarti una grande festa e non sono l’unica a festeggiarti". Al di là della busta entrano in studio anche gli altri due fratelli, Anna e Giovanni, che dedicano dolci parole alla madre, e in seguito il compagno di Raffaella dona a Rosaria le chiavi di casa della coppia così che lei può andare a trovarli quando desidera: “Casa nostra è anche casa vostra”.
Dalle scale dello studio scende Marco Bocci che aggiunge un portachiavi al dono del genero: "Ho parlato con i tuoi figli che ti amano alla follia, se si ha un dolore non va dimenticato, va vissuto, va cavalcato ed è l’unica maniera per riuscire a superarlo. Una persona che è nel mio cuore che diceva una frase e io ce l’ho pure tatuata: ”Non esiste curva dove non si possa sorpassare", tutto si riesce ad affrontare, tutto si riesce a superare, hai tre ragazzi che hai cresciuto in maniera splendida, vogliono condividere con te tutto, sia le emozioni belle sia quelle meno, fatevi forza insieme".
"Io non potevo arrivare qui a mani vuote - aggiunge l’attore donando alla donna un bracciale - ho saputo che un po’ di tempo fa hai perso un oggetto che per te era fondamentale, l’abbiamo rifatto fare esattamente com’era". "Tu e la tua famiglia siete un esempio di quello che tutti dovrebbero seguire, vi voglio bene", conclude Bocci. I tre giovani infine mostrano alla madre tre fogli, uno ciascuno, in cui c’è scritto "Ti amiamo follemente".