politica

Rai, pronte le nuove nomine

Oggi si riunisce il Cda

Utlime battute a Viale Mazzini. La partita per le nominne in Rai potrebbe sbloccarsi in anticipo rispetto alle previsioni, visto che all'ordine del giorno del Consiglio d'amministrazione di oggi il direttore generale Mauro Masi porterà le nomine di quattro vicedirettori generali, del direttore di Raiuno e di quello del Tg1. Insomma, il nodo potrebbe sbloccarsi prima delle europee.

Ieri infatti si sono intentisificati contatti e incontri per sbrogliare la matassa poichè l'intenzione è chiudere al più presto la trattativa per garantire alla macchina aziendale di essere operativa a tutti gli effetti sul mercato nel pieno delle sue potenzialità. Dunque, per velocizzare i tempo, non ci sarà nessun pacchetto corposo, ma saranno coperte soltanto le emergenze. A quanto si apprende, a Raiuno andrà l'attuale direttore del Tg2 Mauro Mazza e il suo attuale incarico sarà gestito per il momento ad interim, probabilmente da uno dei vicedirettori del tg. Al Tg1 dovrebbe approdare da La Stampa, Augusto Minzolini che prenderà il posto lasciato libero da Gianni Riotta e al momento affidato ad Andrea Giubilo. Per i vicedirettori generali viene confermato Giancarlo Leone, mentre verranno nominati Lorenza Lei, Gianfranco Comanducci e Antonio Marano, che manterrà anche l'interim di Raidue. Ai vice direttori generali andranno deleghe organizzative e istruttorie per rimettere in moto l'azienda che ha vissuto una lunga stagione di prorogatio del vertice scaduto.

E dall'opposizione sbottano. Dura la critica di Franceschini: "Non ho mai visto fare delle nomine Rai che incidano direttamente sul sistema dell'informazione in piena campagna elettorale e in par condicio" - ha commentato stizzito il lleader del Pd. Anche perchè, ha aggiunto, "ni, a margine di un comizio elettorale a Biella, "il semplice buon senso dovrebbe portare a rinviare tutto di 15 giorni dopo le elezioni europee".Segue il biasimo del capogruppo dei democratici in Vigilanza Fabrizio Morri. "Già nei giorni scorsi avevamo sottolineato l’assoluta anomalia di nomine significative in piena campagna elettorale - così sbotta - Se a questa anomalia si accompagnasse la conferma dei nomi già emersi al famoso vertice di maggioranza di palazzo Grazioli con il presidente del Consiglio e pubblicati oggi dai giornali, saremmo di fronte a qualcosa di impresentabile". E per il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini "il quadro delle nomine Rai che si sta delineando in queste ore mina già la credibilità di una dirigenza che non può permettersi di accettare qualche indicazione fotocopiata, senza tenere in alcun conto le esigenze di un'azienda che è la principale industria culturale del paese".

Pronta la replica di Capezzone che taglia corto: "Gli uomini dell'opposizione - tuona il portavoce del Popolo della Libertà - lottizzatori da una vita, abituati a spartirsi anche le fioriere di Viale Mazzini, vorrebbero immobilizzare la Rai e impedire al servizio pubblico di ripartire". E invece, aggiunge, "è necessario procedere, facendo ricorso sia al meglio delle risorse interne sia a personalita' che hanno svolto un importante percorso professionale all'esterno della Rai. L'unica cosa inaccettabile sarebbe lasciarsi imporre dalle opposizioni una sorta di paralisi dell'azienda".