In Calabria

Reggio Calabria, la tendopoli per migranti di San Ferdinando sarà smantellata

Dalle tende blu del Ministero dell'Interno agli immobili confiscati alla 'ndrangheta. Prefettura e Regione cercano una sistemazione più dignitosa per i braccianti agricoli africani della Piana di Gioia Tauro

© Ministero dell'Interno

La tendopoli per migranti di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro, verrà smantellata. A dirlo il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, dopo aver concluso un giro di consultazioni con la Regione Calabria e i Comuni di San Ferdinando e di Gioia Tauro e sentite le organizzazioni più vicine ai migranti. "Aspettiamo che la Regione Calabria metta a disposizione i fondi per varare un progetto di accoglienza e di residenza, utilizzando alcuni beni confiscati"- ha precisato il prefetto.

Strutture più dignitose - "Individuare strutture abitative già esistenti da ripristinare e trasformare in foresterie, con la disponibilità dei servizi essenziali" è l'obiettivo della prefettura. Sui tempi di smantellamento della tendopoli non ci sono ancora certezze, si attende che la Regione Calabria metta a disposizione i finanziamenti che sono stati assicurati.

"La Regione Calabria è pronta a fare la sua parte" - Massima disponibilità da parte presidente Roberto Occhiuto che si è detto pronto a risolvere la questione. "Innanzitutto lavoreremo per trovare le risorse per procedere alla bonifica dell'area interessata e già dalla prossima settimana promuoveremo un tavolo permanente con tutte le istituzioni, in primis i Comuni di San Ferdinando e di Gioia Tauro. Non è accettabile che nel 2022 possa ancora esistere un luogo nel quale non viene assicurata la legalità, la dignità dell'individuo, la possibilità di una normale convivenza civile - ha concluso Occhiuto.

La situazione "esplosiva" della tendopoli - Secondo le stime della Polizia, nella struttura vivono attualmente 350 migranti africani, 50 in più rispetto alla capienza massima. Molti di loro sono impegnati nei lavori agricoli e altri in attività di fortuna. A fianco alle tende del ministero si possono trovare anche delle baracche in legno, realizzate abusivamente e veramente pericolose nel caso dovessero scoppiare nuovi incendi, che già in passato hanno causato vittime. Il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, è impegnato per garantire un presidio di forze dell'ordine e vigili del fuoco, che più volte hanno evitato stragi.