Clima impazzito tra estate rovente e inverno glaciale
Inizio dell’anno da dimenticare: America spaccata in due, caldo estremo al Sud e freddo glaciale al Nord
Il riscaldamento globale continua a colpire. Pronti via e il 2022 ci presenta fin da subito un conto salatissimo: un gennaio da incubo. L’emisfero meridionale sta attraversando un’ondata di calore senza precedenti con una vera estate di fuoco con temperature da record. Record su record battuti.
Giovedì 13 gennaio l'Australia ha eguagliato la sua giornata più calda mai registrata, con il termometro che è schizzato fino a 50,7°C. Siamo nell'Australia occidentale, nella cittadina costiera di Onslow. Non accadeva dal 1962, quella volta il picco di caldo record si verificò nella parte meridionale del continente.
Non va meglio neppure in Argentina dove nelle giornate di fuoco a Buenos Aires si sono verificati anche dei blackout per via del sovraccarico causato dai condizionatori. E negli ultimi giorni si è passati dall'allarme caldo a quello alluvioni, con piogge torrenziali che hanno allagato la città. Picchi oltre i 45°C anche in Paraguay. Caldissimo anche in Patagonia dove ci sono gli unici ghiacciai del pianeta che anziché ritirarsi avanzano. Qui le massime hanno toccato i 43°C e scatenando vasti incendi nelle zone boschive.
Nel Nord America, invece, al confine tra Stati Uniti e Canada la popolazione ha dovuto affrontare un'ondata di freddo anomala. Una massa d'aria artica con forti venti ha interessato il Quebec, a Montreal si è arrivati fino a meno -27°C ma nella parte orientale del Paese si è scesi fino a -33°C con una temperatura percepita di - 44°C. Proclamato lo stato d'emergenza in Carolina del Nord e in Virginia.
In Arabia Saudita la regione montuosa di Tabuk, al confine con la Giordania, è stata imbiancata dalla neve e le temperature sono scese sotto lo zero. Non è la prima volta che la montagna Jabal Al-Lawz viene colpita dai temporali invernali, ma quest’anno a stupire è stata l’intensità del fenomeno che si è protratto per diversi giorni con la neve che ha addirittura imbiancato il deserto, regalando immagini spettacolari come quelle dei cammelli che passeggiano sulla sabbia innevata.
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