Il Papa: "I genitori non condannino i figli gay"
Nuovo segno di apertura verso il mondo arcobaleno. Papa Francesco in udienza generale ha parlato anche delle sue attuali condizioni di salute
Il Papa lancia un appello ai genitori affinché non condannino i figli omosessuali. All'udienza generale Bergoglio rinvolge un pensiero particolare alle coppie che devono affrontare i problemi dei figli. "Come gestire questo: bisogna accompagnarli e non nascondersi in atteggiamento condannatorio", ribadisce. Il Pontefice poi spiega che non può salutare i fedeli poiché "ho un problema alla gamba destra, è infiammato un legamento del ginocchio, un problema che capita ai vecchi".
Tanti possono essere i motivi di attrito con i propri figli dall'abbandono degli studi ai problemi con la giustizia, persino l'orientamento sessuale può diventarlo. Ma il monito generale che il Pontefice ha voluto rivolgere ai genitori è unico: "Mai condannare un figlio". Seguire piuttosto l'esempio di San Giuseppe e chiedere l'aiuto di Dio nei momenti più difficile è la strada indicata dal Papa in udienza generale ai tutti i genitori. Il concetto di non lasciare da soli i figli omosessuali ma anzi di stargli particolarmente vicino è l'ennesimo gesto di apertura di Papa Francesco verso il mondo arcobaleno. Per nulla scontato nella Chiesa cattolica.
Il Papa già nell'ottobre 2020, in occasione dell'anteprima mondiale alla Festa del cinema di Roma del docufilm di Evgeny Afineevsky a lui dedicato, aveva lanciato al mondo un messaggio forte di accettazione delle persone di diverso orientamento sessuale: "Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge di convivenza civile. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo".
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