Durante una raccolta di fondi per l'Aids, Richard Gere l'aveva baciata più volte sul palco, un gesto "esuberante" che a Shilpa Shetty è costato 15 anni di inferno. In india, l'attrice era infatti accusata di "oscenità e indecenza". L'incubo è finito, è stata finalmente scagionata.
Il gesto aveva scatenato la furia di gruppi radicali indù che avevano dato fuoco nelle piazze alle immagini dei due attori e aveva indotto un magistrato a incriminarli entrambi.
L'accusa contro Gere era stata archiviata quasi subito: l'attore, uno dei buddisti più noti al mondo, aveva ottenuto dal governo di Delhi il permesso di tornare nel Paese per incontrare il Dalai Lama.
Alla Shetty invece era stato riservato un altro trattamento. I giudici indiani hanno infatti trascinato il procedimento contro Shilpa fino alla settimana scorsa quando un giudice di Mumbai ha definito "senza fondamento" le accuse.
"Shetty è stata vittima dell'esuberanza di Gere, che, mentre erano sul palco, la baciò ripetutamente", scrive il magistrato nella sentenza. L'attrice, che oggi ha 47 anni, è stata anche vittima di mobbing razzista mentre lavorava nel reality show britannico "Celebrity Big Brother".
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