In Emilia Romagna, vicino al confine con le Marche, si trova Montegridolfo, un piccolo tesoro della nostra penisola. Un antico borgo fortificato risalente al XIII secolo, silenzioso e raccolto, è un luogo adatto per fuggire dal caos delle città e ricercare una vacanza a contatto con la natura, circondati da pittoreschi paesaggi.
La sua storia è ricca e curiosa; qui vi passarono illustri personaggi ai tempi dei Malatesta e dei Montefeltro.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Montegridolfo fu centro di parecchi scontri tra le truppe tedesche e gli Alleati, che ne devastarono il territorio. Il borgo ne uscì in gran parte danneggiato, fino agli anni ’80 quando, grazie all’impegno degli enti pubblici e privati, si decise di procedere al restauro, per riportarlo al suo antico fascino.
Anche la nota stilista Alberta Ferretti se ne innamorò negli anni ’90, e si dedicò alla ristrutturazione di questo storico borgo.
Montegridolfo presenta una pianta poligonale, controllata da quattro torri e mura a sbalzo con un caratteristico torrione all’ingresso dell’abitato.
Passeggiando tra le sue pittoresche viuzze, si respira un’atmosfera magica, protetta dallo scorrere del tempo.
Palazzo Viviani è uno dei luoghi più affascinanti di Montegridolfo, una dimora storica e centro direttivo di un albergo diffuso.
All’interno del borgo, gli abitanti vivono il cadenzare della quotidianità nel rispetto delle tradizioni e del buon vivere, cercando di farsi memoria di un antico territorio.
Il gioco delle bocce è uno sport molto amato tra i cittadini di Montegridolfo, tant’è che la squadra è riconosciuta a livello nazionale e vanta vari campioni in questa disciplina.
L’identità antica di Montegridolfo la si riscopre anche nei suoi piatti tradizionali, come le tagliatelle e gli strozzapreti, inimitabili bontà romagnole.
Montegridolfo è un borgo dove si respira tranquillità e serenità. Un luogo piccolo e accogliente, ma anche autentico e a dir poco affascinante, che merita certamente di essere visitato.