Sette migranti, tutti bengalesi, sono morti mentre tentavano di raggiungere Lampedusa su un barcone, che trasportava circa 280 persone. Tre cadaveri sono stati trovati a bordo dell'imbarcazione dai militari della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, arrivati per i soccorsi, mentre altri quattro sono deceduti poco prima di arrivare sulla terraferma. Tutti sono morti per ipotermia.
Sono 84 i minori non accompagnati che sono stati imbarcati sul traghetto di linea che giungerà in serata a Porto Empedocle (Ag). Altre persone sono state portate al poliambulatorio dell'isola, per ipotermia e perdita di sensi, dopo un primo triage sanitario e gli accertamenti anti Covid al molo Favarolo. Le loro condizioni non sono buone.
L'hotspot al collasso: 645 persone in una struttura da 250 posti - Gli altri sono stati portati all'hostpot di contrada Imbriacola, dove erano già presenti 365 ospiti. Gli immigrati, al momento, alloggiati nella struttura di primissima accoglienza, sono quindi 645 a fronte dei 250 posti disponibili. Un centinaio di migranti sono stati trasferiti sulla nave quarantena ancorata a Cala Pisana, mentre altri cento dovrebbero raggiungere Porto Empedocle con un traghetto di linea. Domenica, quando le presenze nella struttura avevano superato quota 700, erano stati trasferiti sulla nave 418 migranti.
L'arrivo dalla Libia - Tra i profughi sbarcati, alcuni provengono da Abu Kammash in Libia, altri dal Bangladesh, dall'Egitto, dal Sudan, dal Mali. Sull'isola sono approdati in nottata dopo essere stati soccorsi dalle motovedette. Il barcone era stato avvistato a circa 24 miglia dalla costa di Lampedusa ed era partito dalla Libia due, tre giorni fa.
Il sindaco: "Non possiamo andare avanti da soli" - "Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti - ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello - qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l'Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto".
Aperta un'inchiesta - La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti per morte o lesioni come conseguenza di altro delitto legato al favoreggiamento di immigrazione clandestina. Sono in corso le indagini per identificare gli scafisti e gli organizzatori della traversata.