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Caso "Gigi Bici", parla la figlia: "Mi hanno tolto tutto"

"Nelle lettere ho ricevuto minacce agghiaccianti" racconta in esclusiva a "Pomeriggio Cinque"

Emergono nuovi dettagli sul caso di Luigi Criscuolo, il 60enne conosciuto nel pavese come "Gigi Bici" trovato il 20 dicembre senza vita davanti alla villa della fisioterapista Barbara Pasetti, ora indagata per presunta tentata estorsione ai danni della vittima. Come confermato a "Pomeriggio Cinque" durante la puntata di lunedì 24 gennaio, la stessa donna avrebbe fatto le telefonate anonime per richiedere il riscatto alla famiglia, fingendo una parlata straniera utilizzata anche nelle lettere.

"Ho ricevuto una chiamata da una cabina telefonica il primo dicembre intorno alle 18, in cui una voce mi diceva di avere una lettera di mio papà - racconta la figlia di Criscuolo in esclusiva alla trasmissione condotta da Barbara d'Urso - Il 5 ne ho ricevuta un'altra, sempre con la stessa modalità, in cui venivo invitata a prendere provvedimenti".

E aggiunge: "Nelle lettere c'era una richiesta di denaro, con minacce agghiaccianti". La donna ha quindi confermato di essere entrata nuovamente a contatto con Barbara Pasetti dopo il ritrovamento del corpo di Gigi Bici: "Mi disse che era la mamma del bambino (che aveva ritrovato il cadavere giocando in giardino) e io ho staccato il telefono". Infine, in lacrime, conclude: "Mi faccio centomila domande, ma non ho mai risposte. Mi hanno tolto tutto, mi sento una persona vuota".

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