lunedì il quinto appuntamento

"Tgcom24Tour", Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano: scopri l'esclusiva location della tappa nella Capitale

Il quinto appuntamento del format itinerante di Tgcom24 che porta l'informazione economica sul territorio si terrà lunedì 31 gennaio

© Sito ufficiale

Il Museo Nazionale Romano è costituto da quattro sedi: Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano, Cripta Balbi e Palazzo Massimo. Le tavole rotonde della tappa di Roma - la quinta - di "Tgcom24Tour", il format itinerante di Tgcom24 che porta l'informazione economica sul territorio, si terranno in quella delle Terme di Diocleziano. Scopriamo insieme questa meravigliosa location.
 

Storia - Le Terme di Diocleziano sono un complesso monumentale unico al mondo per le dimensioni e per l'eccezionale stato di conservazione. Furono costruite in otto anni - tra il 298 e il 306 d.C. - e si estendevano su una superficie di 13 ettari, nella zona compresa tra i colli Viminale e Quirinale. Il complesso poteva contenere fino a 3mila persone contemporaneamente ed era strutturato secondo lo schema consueto delle grandi terme imperiali con le sale principali del percorso distribuite lungo un asse centrale. 

La costruzione delle Terme fu intrapresa dell'imperatore Massimiano che le dedicò a Diocleziano con cui condivideva il comando dell'impero. L’impianto restò in funzione fino alla metà del VI secolo quando la guerra greco-gotica causò gravi danneggiamenti alla città e ai suoi acquedotti, interrompendo l'alimentazione idrica. Dopo circa mille anni di abbandono, nel 1561 papa Pio IV destinò le antiche Terme alla costruzione di una chiesa e di una certosa, affidando il progetto a Michelangelo. 

La chiesa fu dedicata alla Madonna degli Angeli e dei Martiri cristiani, in ricordo dei numerosi cristiani che secondo la tradizione avevano trovato la morte nella costruzione delle Terme. Michelangelo progettò la chiesa trasformando il tepidarium, il frigidarium e parte della natatio, mentre gli ambienti della Certosa, in particolare il Chiostro maggiore con le abitazioni dei monaci e il Chiostro minore, occuparono la parte settentrionale del complesso termale. A partire dal 1575, con Gregorio XIII gli spazi delle Terme furono trasformate nei granai dell'Annona Pontificia e nei depositi per l'olio.

Nel 1884 la Certosa fu soppressa e parte degli spazi ospitarono l'Ospizio Margherita di Savoia per i Poveri Ciechi, mentre altre zone delle Terme erano occupate da botteghe, magazzini e osterie. Nel 1908 le Terme furono scelte come sede della Grande Mostra Archeologica nell'ambito dell'Esposizione Universale per il cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia. In quell'occasione il piano di recupero archeologico delle strutture romane portò alla demolizione della maggior parte degli spazi della Certosa. Le sale termali sono tuttora conservate e utilizzate prevalentemente per esposizioni temporanee.

La visita - Oggi è possibile visitare il Giardino dei Cinquecento, la sala dell'iscrizione dedicatoria, la sala del Plastico, le Grandi Aule delle Terme (Aule VIII, IX, X, XI e XI bis), la Natatio, il Chiostro Michelangiolesco, il Chiostro piccolo della Certosa, il Museo della Comunicazione Scritta (che vanta uno delle più ricche e importanti raccolte di iscrizioni al mondo, con un patrimonio di circa 20mila reperti) e il Museo di Protostoria dei Popoli Latini (il quale ilustra lo sviluppo della cultura laziale fra la fine dell'età del bronzo (XI secolo a. C.) e l'età del ferro fino all'orientalizzante (X-inizio del VI secolo a.C.), attraverso i complessi archeologici esplorati e scavati sistematicamente nel territorio intorno a Roma).