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Battlefield 2042 delude Electronic Arts: giocatori in calo, gli sviluppatori valutano la formula free-to-play

Il team di DICE potrebbe optare per una distribuzione gratuita per contrastare il successo di Call of Duty e, in particolare, il battle royale Warzone: ecco le possibili mosse

IGN

Non sta passando un bel periodo Battlefield 2042, ultimo capitolo della popolare serie di videogiochi creata dal team svedese di DICE sotto l'egida di Electronic Arts: con un numero di giocatori tutt'altro che invitante e una serie di problematiche tecniche che lo rendono poco appetibile per la community su PC e console, l'ultimo episodio della serie sta faticando più del previsto a ritagliarsi uno spazio, tanto da spingere il colosso californiano a valutare un cambio di strategia.

Stando alle indiscrezioni riportate dall'insider Tom Henderson, Electronic Arts starebbe considerando "tutte le opzioni" pur di garantire nuova vita al gioco: tra queste, la possibilità di trasformare l'esperienza di gioco in una versione gratuita proponendo il modello "free-to-play", già sperimentato con successo da Activision con Call of Duty: Warzone.

Una strategia che si è rivelata vincente offrendo ad Activision introiti per miliardi di dollari, aspetto che sembra spingere EA e DICE a percorrere una strada simile, in particolare vista la peculiare natura "Game as a Service" con cui è stato progettato Battlefield 2042.

Sebbene il passaggio al modello free-to-play sia poco praticabile nel breve periodo, è lecito attendersi che la software house possa agevolare questa transizione creando una prima modalità da distribuire gratuitamente e poi, come successo di recente a un altro battle royale del calibro di PlayerUnknown's Battlegrounds, di rendere l'esperienza complessiva del tutto gratuita.

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