Iss: nelle terapie intensive 31,3 No vax ogni 100mila e 0,8 con booster
Molto più basso il tasso dei ricoverati vaccinati anche negli altri reparti. L'immunizzazione dimostra alta efficacia anche nel prevenire l'infezione del virus
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Il tasso di ricoveri in terapia intensiva per gli over 12 è di 31,3 casi ogni 100mila abitanti tra i non vaccinati: si tratta di un numero 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster, che si fermano a 0,8. Sono gli ultimi dati del Rapporto esteso dell'Istituto superiore della sanità, secondo cui il tasso di ospedalizzazione standardizzato è di 248,5 ricoveri per 100mila tra i non vaccinati contro i 20,8 tra i vaccinati con booster (12 volte maggiore).
Tasso di mortalità - Anche il tasso di mortalità è molto maggiore tra i cittadini non vaccinati: 52,9 per 100mila contro un tasso di 1,6 di quelli che hanno ricevuto il booster, cioè circa 33 volte più alto.
Infezione tra vax e No vax - Secondo il rapporto inoltre, l'efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione dal Covid è pari al 66% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, al 53% tra i 91 e i 120 giorni e del 34,7% oltre i 120 giorni, mentre è del 66,7% nei soggetti vaccinati con il booster.
Malattia severa e protezione - In merito alla protezione del vaccino nel prevenire casi di malattia severe, l'efficacia è pari al 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 93% da 91 a 120 giorni, 89% da oltre 120 giorni. Risale nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, raggiungendo il 97,5% di efficacia.
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