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Incidenti sul lavoro, morti due operai: uno nel Torinese, l'altro a Pomezia

Ancora due infortuni all'indomani della tragica fine di Lorenzo Parelli, lo studente che ha perso la vita nel suo ultimo giorno di stage. Osservatore Romano: "Strage insopportabile"

Ansa

Fine settimana tragico per le morti bianche. Un operaio è morto a seguito di un infortunio mentre stava lavorando a una sabbiatrice alla Silca di Busano (Torino), storica azienda di stampaggio. Un altro operaio di 65 anni è deceduto a Pomezia (Roma): è caduto dal tetto di un capannone, facendo un volo di 5 metri, ed è morto sul colpo.

Torino, l'operaio caduto nella sabbiatrice - La vittima piemontese è Vincenzo Pignone, 59 anni, di Rivarolo Canavese. Secondo una prima ricostruzione, su cui stanno ancora lavorando i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, l'uomo è caduto dentro la sabbiatrice, un macchinario usato per pulire i pezzi dello stampaggio, e non ha avuto scampo.

Pomezia, precipitato dal tetto di una cella frigorifera - L'operaio morto a Pomezia è morto precipitando dal tetto di una cella frigorifera in un capannone industriale dopo essere salito sulla struttura per sistemare alcuni cavi elettrici.

Altri due incidenti mortali sul lavoro si sono quindi susseguiti a distanza di poche ore all'indomani della tragica fine del giovanissimo Lorenzo Parelli, lo studente morto nell'ultimo giorno del suo periodo di "alternanza scuola-lavoro" in fabbrica in provincia di Udine. 

Osservatore Romano: "Strage insopportabile" "Una strage insopportabile". Così l'Osservatore Romano titola sulla piaga delle morti sul lavoro. "Se ogni morte sul lavoro è una morte di troppo, quella di Lorenzo, avvenuta in un contesto che, se possibile, sarebbe dovuto essere persino più sicuro visto che coinvolgeva giovani studenti impegnati in un percorso di alternanza scuola-lavoro, è ancor più insopportabile, difficile da accettare. In Italia si è di fronte a una strage infinita", scrive il quotidiano della Santa Sede. 

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