Munzir e Mustafa, padre e figlio siriani senza arti (l'uomo a causa della guerra e il bimbo per una malformazione) protagonisti dello scatto "Hardship of Life" che ha fatto il giro del mondo, arriveranno venerdì sera in Italia. I due inizieranno una nuova vita a Siena e saranno curati al Centro protesi Vigorso di Budrio, nel Bolognese. L'annuncio arriva dal Siena International Photo Awards, che ha premiato lo scatto.
La raccolta fondi - La foto simbolo era stata scattata dal turco Mehmet Aslan, vincitore del Siena International Photo Awards: proprio il festival ha lanciato una raccolta fondi per aiutare padre e figlio e altre vittime innocenti del conflitto in Siria. La raccolta fondi, che sostiene anche un programma di riabilitazione e aiuto di persone che hanno subito amputazioni, ha raggiunto attraverso la piattaforma Gofundme oltre 100mila euro.
L'arrivo in Italia - "Munzir e Mustafa arriveranno venerdì sera in Italia, a Ciampino, dalla Turchia - ha spiegato il fondatore e direttore artistico del premio fotografico Luca Venturi -, poi andranno a vivere in un'abitazione della Caritas a Siena messa a disposizione dall'Arcidiocesi e potranno curarsi al centro protesi di Vigorso di Budrio".
La potenza comunicativa di una foto e l'aiuto concreto - Per Venturi "la potenza comunicativa di quella foto si è trasformata in un reale sostegno alla famiglia grazie alla raccolta fondi che abbiamo lanciato, alla quale hanno aderito tante persone. Come concorso fotografico non ci ritenevamo i soggetti più giusti per fare questo, ma alla fine è stata una scelta giusta perché è stato reso possibile questo miracolo", ha concluso.