Il cervello cresce e si sviluppa soprattutto negli anni dell’infanzia, ma non smette mai di creare nuove connessioni nel corso di tutta la vita. L’importante è che abbia l’”allenamento” giusto, indispensabile per conservare la sua plasticità e, soprattutto, per ritardarne il più possibile l’invecchiamento e la degenerazione. Tenere in forma il nostro cervello è quindi importantissimo anche in età adulta: per fortuna esercitarlo non è difficile; può essere anzi molto piacevole perché tutto parte da una facoltà innata: la curiosità.
COME FUNZIONA – Gli studi di neuroscienze hanno dimostrato che il cervello, pur essendo costituito da aree distinte, ciascuna con una propria funzione, è in grado di rimodellarsi in modo da supplire almeno in parte alle eventuali defaillance che possono verificarsi. Ad esempio, è stato osservato che dopo un trauma che ha danneggiato una porzione del cervello, le aree sane “imparano” almeno in parte a svolgere le mansioni della regione danneggiata. Questa capacità di creare nuove commessioni si chiama neuroplasticità ed è particolarmente sviluppata negli anni dell’infanzia: per conservarla il più a lungo possibile occorre stimolare il nostro cervello con attività che lo portino a restare attivo e a creare nuove connessioni.
LA CURIOSITÀ – Tutto ciò che ci porta ad affrontare esperienze nuove e inconsuete costringe il cervello a “darsi una mossa”. In effetti, come tutto ciò che, per agire, consuma energia, è naturalmente portato a restarsene in “modalità risparmio”: in pratica sviluppa routine e abitudini che gli permettono di adempiere alle sue funzioni con il minimo dispendio di risorse. Il modo migliore per uscire da questa inerzia è abbandonare il tran-tran che ci fa vivere “con il pilota automatico”, proponendo a noi stessi cose nuove e situazioni diverse. Basta ad esempio cambiare strada per andare in ufficio: saremo costretti a focalizzare l’attenzione su un nuovo percorso, a cercare nuovi punti di riferimento e a scoprire angoli, bar e negozi che magari non conoscevamo. In questo modo, il nostro cervello è costretto a mettersi in pista. Un grande alleato in questa operazione è la curiosità: la spinta a vedere e provare cose diverse dal solito è un ottimo modo per risvegliarci dall’inerzia mentale.
IL MOVIMENTO - Muoversi nello spazio è il primo modo per stimolare curiosità e attenzione: inoltre, durante l’attività fisica, anche quella leggera, si mettono in modo numerosi meccanismi biochimici che innalzano i livelli di alcuni ormoni, a cominciare da endorfine e serotonina, alleate del buon umore. È stato dimostrato che l'attività fisica, praticata con costanza, fa aumentare la produzione della neurotrofina BDNF, contenuta nell’ippocampo, che stimola la crescita di sinapsi. Lo sport, dunque, oltre a far bene al nostro tono fisico, allena anche il cervello.
LA LETTURA – Un buon libro è un vero toccasana per l’allenamento del cervello. Leggere ci a imparare cose nuove, stimola la nostra capacità di immaginazione, favorisce la concentrazione e mette alla prova le nostre capacità di problem solving, attraverso l’immedesimazione nei diversi personaggi o nelle problematiche trattate, ad esempio, da un saggio. Se poi leggiamo un libro scritto in una lingua straniera, l’allenamento a cui sottoponiamo il nostro cervello si trasforma in un vero e proprio fitness.
SUONARE UNO STRUMENTO MUSICLAE - Se da ragazzini abbiamo iniziato a suonare uno strumento musicale, ma anche se la curiosità ci coglie solo adesso, ricordiamo che la musica è un ottimo hobby per “sgranchire i muscoli” al cervello. Praticando attività musicali si migliora il coordinamento delle mani, si esercita la memoria e ci libera la creatività. In più, a prescindere dal risultato, il divertimento è assicurato.
I PUZZLE – In questi periodi in cui siamo costretti, per esigenze di pandemia, a trascorrere più tempo in casa, un bel puzzle complesso è una piacevole sfida da lanciare a se stessi. Comporre un puzzle stimola il cervello a creare nuove sinapsi, le particolari connessioni tra neuroni, migliora le facoltà di apprendimento e stimola l’attenzione. Alla fine, avremo un bel quadro da appendere orgogliosamente alla parete.
IMPARARE UNA LINGUA STRANIERA – Oltre a permetterci di interagire con persone di un Paese diverso, imparare, o migliorare, una lingua straniera è una palestra straordinaria per il nostro cervello, chiamato a far lavorare la memoria, l’attenzione, la capacità di sintesi e favorire le relazioni. Il fatto di studiare con costanza, inoltre, stimola la memoria a lungo termine e ci porta a collezionare un serie di conoscenze che possono a loro volta accendere nuove curiosità.
ENIGMISTICA – Parole crociate, sudoku, giochi di logica e di strategia sono un grande “classico” ai quali dedicarsi anche nei ritagli di tempo o per ammazzare la noia di un tempo di attesa, come un viaggio in treno o una coda in banca.