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LA LETTERA DI VASCO PER IL 1 MAGGIO

Caro 1° maggio
Sono felice di partecipare anch’io quest’anno alla festa.
Per me è un “ritorno”.
Sono passati 10 anni da quando mi accogliesti tra le tue braccia rock.
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Per me è andata sempre bene e torno con riconoscenza.
Peccato che per il nostro paese non si possa dire altrettanto.
Non vedo un bel clima in giro.
La crisi economica e, soprattutto,  la difficoltà per molti di arrivare a fine mese. Ma anche le conquiste di libertà e convivenza civili,
faticosamente raggiunte negli ultimi decenni,
rimesse in discussione, addirittura a rischio di annullamento.
Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei.
Non mi occupo di politica e “governare” tra l’altro
è un termine che non ho mai gradito. 
Tu sai quanta importanza hanno per me le parole.
Si dovrebbe dire “amministrare”. Sarebbe più corretto.
Dalle mie parti “governare” s’intende  accudire gli animali.
Ma “noi” siamo qui per portarti un po’ di gioia
Questo, per me, è il momento della solidarietà.
Vorrei restituire un po’ di quello che ho ricevuto.
Sarà una splendida giornata. Vasco Rossi

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