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Genova, mancano i professori: la preside chiede ai genitori di fare lezione

"Abbiamo avuto tante email. Valuteremo tutti, ma chiameremo chi è in possesso dei titoli richiesti per aspirare a una supplenza", ha dichiarato la dirigente scolastica

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Quarantene, positività al Covid, malattie e congedi parentali hanno messo l'istituto comprensivo di Bogliasco, Pieve e Sori (Genova), in difficoltà, privandolo degli insegnanti. La preside Enrica Montobbio ha provato a risolvere la situazione cercando supplenti tramite le graduatorie e la lista Mad (messa a disposizione), ma non ne ha trovato. Così, ha lanciato un appello ai genitori, pubblicando un "annuncio" sul registro elettronico: "Dateci una mano e occupate le cattedre fino a quando non rientreranno i titolari". Lo riporta Il Secolo XIX

Secondo quanto riporta il quotidiano, la richiesta è rivolta a mamme e papà di asilo, elementari e medie. Per partecipare all'iniziativa d'emergenza è però necessario possedere dei titoli, indicati dalla dirigente sul registro elettronico.


Per insegnare all'asilo e all'elementari servono: "laurea magistrale (o triennale) in Scienze della formazione primaria o dell'infanzia, diploma di maturità magistrale o di scuola magistrale conseguito prima e dopo il 2003, laurea magistrale (o triennale) in materie umanistiche e scientifiche che diano accesso all'insegnamento o in pedagogia, sociologia e affini". Per le medie, invece, "una qualsiasi laurea magistrale o triennale che consenta l'accesso all'insegnamento, prescindendo dai 24 crediti formativi universitari per i concorsi".


"Abbiamo ricevuto tante email e suppongo che da oggi (lunedì 17 gennaio, ndr) arriveranno anche tante telefonate. Valuteremo tutti, ma chiameremo chi è in possesso dei titoli richiesti per aspirare a una supplenza. Posso solo dire che tanto entusiasmo fa bene a una realtà come la nostra", ha detto la preside al Secolo XIX

"Ho letto l'appello della preside e ho visto che sono in possesso di uno dei titoli di studio. In questo periodo non lavoro e quindi posso dare la disponibilità - è il racconto di una mamma al quotidiano - Non avrei mai fatto la professoressa, nemmeno per un giorno, perché credo che per certi lavori non ci debba essere approssimazione, ma questa è un'emergenza e c'è bisogno di tutti".

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