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Caro-bollette, il ministro della Transizione ecologica consegna a Draghi un pacchetto di 10 misure

Il viceministro all'Economia Laura Castelli assicura: "Siamo al lavoro, c'è convergenza sul contributo di solidarietà da chi ha avuto extra-profitti e sull'azzeramento dell'Iva sulla quota incrementale"

Aumenti per le famiglie: bollette e non solo

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Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, durante il periodo natalizio ha consegnato al premier Mario Draghi un documento preliminare con un pacchetto di dieci misure (anche strutturali) per contenere il caro-bollette. Il testo di Cingolani serve da base per un provvedimento in materia, probabilmente un decreto legge, che il governo intende emanare entro la fine di gennaio. 

Castelli: "Prioritario un pacchetto contro il caro-energia"- A confermare la notizia anche il viceministro dell'Economia Laura Castelli, che chiarisce: "Siamo al lavoro su un pacchetto di norme, anche strutturali, contro il caro-energia. E' una priorità, di cui c'è piena consapevolezza. Dobbiamo continuare a tutelare famiglie e imprese che con questi rincari non hanno più convenienza a produrre. Le bollette vanno abbassate subito". 

"Contributo di solidarietà e azzeramento Iva su quota incrementale" tra le proposte - La Castelli sottolinea poi che "c'è ampia convergenza su alcune proposte M5s come il contributo di solidarietà" di "produttori, fornitori o intermediari, che hanno ottenuto profitti stellari" in questi mesi e "sull'azzeramento dell’Iva sulla quota incrementale dei prezzi. Andranno fatti tutti i passaggi, se necessario anche a livello Ue". 

Ma si frena sullo scostamento di bilancio - Il capogruppo M5s alla Camera precisa però che "secondo quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo non è in programma nessuno scostamento di bilancio prima dell'elezione del presidente della Repubblica. L'instabilità politico-istituzionale comporta il rallentamento di questi meccanismi. Il Paese non può permettersi una fase di incertezza troppo prolungata. Da qui la speranza che il governo possa proseguire il suo lavoro, garantendo quella solidità che è condizione necessaria per dare risposte e aiuti immediati agli italiani". 

Copasir: Italia dipendente dall'estero, serve un piano nazionale - Da parte sua il Copasir ha inviato al Parlamento una relazione in cui si auspica un Piano nazionale di sicurezza energetica mirato al "perseguimento di un'adeguata autonomia tecnologica e produttiva" rafforzando le "filiere nazionali di industria e ricerca, in collaborazione con i partner europei e occidentali" evitando di dipendere da Russia e Cina. 

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