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Sick Luke, il primo album "X2" vola su Spotify ed è il terzo più ascoltato al mondo: "Ho unito trap, indie e pop"

Il giovane producer romano ha pubblicato il suo primo disco coinvolgendo ben 32 artisti della nuova scena hip hop e urban

Ecco Sick Luke, re Mida della trap italiana

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È travolgente il successo di "X2", il primo disco di Sick Luke uscito il 7 gennaio. Un riscontro che travalica i confini nazionali: l'album infatti è il terzo più ascoltato al mondo su Spotify nella settimana di debutto. Il giovane producer romano, 27 anni, arrivato sulla  scena nel 2016 con la Dark Polo Gang, ha realizzato un progetto monumentale in cui ha messo insieme ben 34 artisti tra i protagonisti principali della nuova scena hip hop e non solo, per 17 tracce esplosive: "Questo album mi ha aperto un mondo che prima non conoscevo, per la prima volta non ho usato solo il computer per fare musica ma anche sintetizzatori e chitarre, e questo ha cambiato il mio sound. Nel disco ci sono diverse sfaccettature di Sick Luke... è come una radio".
 

Tra i feat presenti nel disco, un mix riuscitissimo di beat, elettronica e pop, ci sono Fabri Fibra, Sfera Ebbasta, Coez a Ketama126, e poi Cosmo, Pop X, Ghali, Madame, gli Psicologi, Capo Plaza, Tedua, Mecna... fino ad arrivare ad un "ospite" specialissimo, suo padre il rapper Duke Montana, che con Sick Luke (vero nome Luca Antonio Barker) canta nel brano di chiusura "Libertà". "Il miglior feat siamo io e lui, è il pezzo più importante perché raccontiamo una storia", spiega il produttore: "E' un omaggio dovuto perchè è lui che mi ha messo in gioco, e nel brano spiego chi sono io e chi è mio padre e ha molto valore per me. Io non sono uno che si espone molto sulle cose private e qui mi apro molto...".

La papabile hit del disco? Per Sick Luke non c'è dubbio è "Solite pare": "A livello di beat ritornello e strofe e mette insieme due dei nomi più imponenti e rivoluzionari della scena urban pop italiana: tha Supreme e Sfera Ebbasta".  I tre sono pronti insieme a lanciare la “nuova wave” della musica italiana. 

Molti introspettiva è invece "Sogni Matti", nella quale i giovani Leon Faun e Drast, componente degli Psicologi, creano con Sick Luke un mondo onirico. 

"'Dreamteam' invece è la più trap" dice il producer: "Ho messo insieme il vero e proprio dreamteam del genere unendo le voci di  Pyrex, Tedua, Capo Plaza e Shiva, che giocano con le parole, regalando freschezza alla traccia".
 

Per Sick Luke, re Mida della trap e suo fautore in Italia, un successo inaspettato ma meritatissimo. Conosciuto come produttore prima della Dark Polo Gang, poi anche di Sfera Ebbasta, Ghali e molti altri, Luke, è approdato al suo primo vero album tutto suo, dopo quasi due anni di lavoro: "E' la prima volta che faccio il direttore d'orchestra ed è stato elettrizzante. I feat li ho decisi io a tavolino e mi sono occupato di farli interagire tra loro, ho dato la direzione, ho fatto io dai sound ai beat, ma ho lasciato ai singoli artisti la libertà di decidere testo...".


Nell’album, il producer parte dalla trap e crea contaminazioni inedite con sonorità indie/alternative e pop. Il risultato sono 17 tracce, una diversa dall'altra, legate da un filo conduttore che Sick Luke tende dalla prima all'ultima canzone: "Dentro al disco ci sono le mie diverse sfaccettature. Il titolo "X2" significa anche questo, che dentro a questo album c'è lo yin e lo yang (e io sto nel mezzo), i suoni dark e scuri del mio passato e la musica meno oscura di adesso e questo mi rappresenta appieno. Tutti i brani sono lo specchio della mia anima, io sono un po' bipolare e cambierò ancora. Quello che è più importante per me però è che a me piace fare musica e continuerò a farlo. Ogni volta in maniera diversa, non riesco ancora nemmeno a godermi del successo di questo album che già ho in mente nuove tracce. Il futuro della musica secondo me è questo, l'unione dei generi, della trap e dell'indie, dei sintetizzatori e delle chitarre perché arrivi a più persone possibile: l'arte deve essere apprezzata da tutti non deve restare chiusa in cameretta".
 

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