Dieta: il senso di colpa ci impedisce di dimagrire
L’ansia della bilancia è un nemico da combattere per perdere peso con efficacia
Le prime settimane dell’anno sono quelle in cui prendiamo coscienza dei chili in più che ci hanno lasciato cene e riunioni conviviali: se vogliamo correre ai ripari e ritornare a un peso accettabile non ci resta che armarci di buona volontà e seguire un periodo di alimentazione più controllata. Ci sono però alcuni accorgimenti da non dimenticare se vogliamo che la nostra dieta abbia successo: il primo passo sta nel non sentirci in colpa per qualche stravizio festaiolo e per quello che adesso leggiamo sul quadrante della bilancia: un atteggiamento sano e positivo è il primo passo sul cammino che ci guiderà a riconquistare la buona forma.
IL SENSO DI COLPA FA INGRASSARE – Uno studio non recentissimo ma sempre attuale, condotto dai ricercatori della Utrecht University in Olanda e pubblicato sulla rivista scientifica Psychology & Health, ha mostrato che per perdere peso ha grande importanza lo stato d’animo con cui ci si accosta al cibo, oltre naturalmente al fatto di mangiare in modo sano ed equilibrato. Il fatto di sentirsi colpevoli quando ci mettiamo a tavola, soprattutto se concentriamo l'attenzione sulle caratteristiche "ingrassanti" di quello che abbiamo nel piatto, ci spinge inconsapevolmente a mangiare di più e ad assumere cibi meno sani, con un conseguente aggravio nella conta delle calorie. I ricercatori invitano quindi nelle conclusioni dello studio a cercare un approccio equilibrato e sereno davanti al cibo, altrimenti la perdita di peso rischia di diventare un percorso ancora più arduo.
IL RUOLO DEL CORTISOLO – Il cortisolo, l’ormone dello stress, può giocare un ruolo di un certo peso (anche in senso letterale) sulle difficoltà nel recuperare la linea. Questa sostanza, prodotta dalle ghiandole surrenali, agisce sull’ipotalamo, la zona del cervello in cui risiedono i centri della sazietà e del senso di fame. Livelli alti di cortisolo nell’organismo, come accade quando siamo in ansia o sotto pressione, ci fanno avvertire di più il senso di fame e rallentano il momento in cui ci sentiamo sazi: insomma, il cortisolo ci spinge a mangiare di più. Inoltre, la sensazione di nervosismo e di preoccupazione ci porta a cercare più facilmente consolazione nei comfort food, di solito ricchi di zuccheri e grassi, innescando un circolo vizioso tra fame nervosa, sgarro alla dieta, senso di colpa che acuisce nuovamente la fame nervosa. Insomma, per affrontare al meglio un processo di dimagrimento la serenità è il primo passo da cui partire. Il ruolo negativo che ha lo stress sull’equilibrio alimentare è confermato anche da un altro dato: durante il periodo di pandemia, l’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono amentati in modo significativo, anche tra i giovanissimi.
MANGIARE POSITIVO – L’idea stessa di affrontare una dieta intesa come regime restrittivo è in grado di scatenare stati di ansia e di stress, con tutte le conseguenze negative citate sopra: spesso è sufficiente il semplice timore di ingrassare per farci perdere la gioia della condivisione a tavola e scatenare sensi di colpa e sensazioni sgradevoli. Per arrivare a un regime dimagrante efficace occorre innanzitutto recuperare l’idea che il cibo non è un nemico, ma un alleato che ci sostiene e ci dà energia nelle nostre giornate. La condivisione di un buon pasto, anche se a calorie controllate, può trasmetterci molte emozioni positive, sulle quali dobbiamo imparare a concentrare la nostra attenzione. Se non stiamo seguendo un regime ipocalorico, ricordiamo che un pasto più abbondante in occasione di una ricorrenza o di un festeggiamento, non è la fine del mondo e si può compensare facilmente. Se siamo a dieta, invece, concentriamo la nostra soddisfazione sui pasti “liberi” previsti da quasi tutti gli schemi ipocalorici, per trarne la massima soddisfazione nel rispetto del consentito.
FAME DELL’ANIMA - La necessità di rientrare nei ranghi dopo le Feste è anche una buona occasione per ripensare al nostro rapporto con il cibo in generale. Se siamo tra le persone che, al termine di una giornata difficile e stressante non sanno resistere alla tentazione di divorare tutto quello che trovano in frigorifero, dobbiamo ragionare sul significato che attribuiamo al cibo e sul perché di questa dipendenza. Se siamo in forte sovrappeso, è opportuno cercare la guida di un nutrizionista: se la nostra è invece solo una tendenza a piluccare davanti alla tv possiamo mettere in atto qualche espediente, come concentrare la nostra attenzione su un’attività gratificante che ci assorba distogliendoci dal desiderio di mangiare, oppure ricorrere a una buona tisana calda che soddisferà il palato e tranquillizzerà lo stomaco e, ancora, possiamo inserire qualche alimento gratificante nei prossimi pasti.
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